“A 13 anni un turbinio di emozioni costella la fase di passaggio in cui si abbandona il nido dell’infanzia e si cominciano a fare i conti con il mare grosso dell’adolescenza. Si rivendica più indipendenza e si brama l’opportunità di compiere scelte in piena autonomia. L’orizzonte appare sempre più infinito ed i sogni galoppano nel deserto dorato delle attese, della speranza. La morte è un concetto quasi inesistente”. Sono parole del sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria.
“Incontrare il limite fisico, conoscere la sofferenza, provare la vulnerabilità, rendersi conto di appartenere ad una medesima condizione umana, – aggiunge – fa parte di un processo educativo lontano nel tempo. Comunemente siamo portati a dire che la morte di una giovane esistenza sia innaturale, ma talvolta si è costretti a guardare in faccia ciò che sovverte la realtà”.
“E stavolta tocca alla comunità di Bovalino, alla quale mi stringo, per la morte improvvisa del tredicenne Giuseppe Pelle, avvenuta nel corso della notte scorsa a causa di un infarto, porgendo ai familiari i miei sentimenti di vicinanza”- conclude Marziale.