Il 29 Settembre 1994, 28 anni fa, la tragedia. Il piccolo Nicholas Green, un bimbo americano di soli 7 anni, si ritrovò insieme alla sua famiglia nel pieno di un tentativo di rapina, sull’A3 Salerno-Reggio Calabria: la loro auto fu scambiata da alcuni rapinatori per quella di un gioielliere, e crivellata di colpi. Uno di questi colpì il piccolo Nicholas alla testa, mentre dormiva sul sedile posteriore.
Fu ricoverato al centro neurochirurgico del Policlinico di Messina, dove morì pochi giorni dopo, il 1º ottobre. La sua morte suscitò tanta emozione, sia per l’accaduto sia per la forte decisione presa dai genitori del piccolo: alla sua morte, infatti, autorizzarono il prelievo e la donazione degli organi, di cui ne beneficiarono sette persone.
La decisione di donare gli organi fu d’ispirazione per tanti, dato che, dopo quel maledetto giorno in cui il piccolo Nicholas perse la vita, l’Italia è diventato uno dei paesi con i più alti tassi della donazione al mondo e le donazioni sono cresciute in maniera esponenziale.