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mercoledƬ, 27 Novembre, 2024
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VIDEO-7 misure cautelari per spaccio di droga nella piana di Gioia Tauro

Raccolti gravi indizi nei confronti di diversi cittadini extracomunitari tra Rosarno, San Ferdinando e presso la tendopoli ministeriale

I carabinieri di Gioia Tauro, collaborati in fase esecutiva da militari dei reparti specializzati del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, dello squadrone eliportato Cacciatori ā€œCalabriaā€ oltre che delle Compagnie Carabinieri di Empoli, Rende e Villa San Giovanni, hanno eseguitoĀ 7 ordinanze di misura cautelare,Ā emesse dal gip di Palmi su richiesta della Procura della Repubblica del Tribunale di Palmi, nei confronti di altrettantiĀ cittadini di origine centrafricana, variamente accusati di plurimi episodi diĀ cessione, offerta in vendita, contrattazione e trasporto di droga.

Lā€™operazione di polizia giudiziaria sā€™inquadra in unā€™attenta attivitĆ  di contrasto posta in essere dai militari dellā€™Arma contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, fenomeno sempre piĆ¹ fiorente nei centri abitati di Rosarno e San Ferdinando e presso la tendopoli ministeriale. Nel corso dellā€™attivitĆ  investigativa, attraverso intercettazioni, pedinamenti e riscontri (mediante sequestri e arresti in flagranza di coloro che apparivano essere deputati al trasporto della droga), sono stati raccolti gravi indizi nei confronti di diversi cittadini extracomunitari dimoranti, alcuni in Rosarno, altri fuori provincia ed uno fuori regione, tratto in arresto a Firenze.

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Nello specifico lā€™attivitĆ  dā€™indagine, condotta dai militari della Compagnia di Gioia Tauro, risale allā€™anno 2020 ed ha consentito, nelle varie fasi, di ipotizzare, allo stato degli atti, lā€™esistenza di numerose cessioni di sostanze stupefacenti (prevalentementeĀ marjuanaĀ ma ancheĀ cocaina) da parte dei soggetti centrafricani, originari del Mali, Guinea Bissau, Nigeria e Gambia, alcuni allā€™epoca domiciliati nella tendopoli ministeriale. Sulla base degli elementi di prova sinora raccolti, secondo lā€™ipotesi dā€™accusa posata dal Gip di Palmi, si ritiene che gli stessi gestissero una ricca attivitĆ  di detenzione e smercio di stupefacenti non limitata soltanto alle localitĆ  di San Ferdinando e Rosarno. In alcuni casi, infatti, le indagini svolte hanno portato ad ipotizzare che la sostanza stupefacente fosse destinata ad acquirenti sedenti in altre zone dā€™Italia, tra le quali la Toscana. Infatti, oltre alle ordinanze eseguite su disposizione dellā€™AutoritĆ  giudiziaria di Palmi, nel corso dellā€™indagine e durante servizi di riscontro investigativo, sono state tratte in arresto in flagranza 6 persone e due sono state deferite in stato di libertĆ , sono stati complessivamente ritrovati e sequestrati circa 8.6 chili di marijuana, 8 grammi di cocaina, 90 grammi di sostanze da taglio, 1 piantagione con 82 piante di marijuana. Per ultimo sono stati anche sequestrati 18.300 euro, ritenuti di provenienza illecita.

Nei confronti di alcuni indagati ĆØ stata ipotizzata la detenzione per la vendita, tra lā€™altro, anche di consistenti quantitativi di stupefacente che, in almeno due occasioni, sono ritenuti esser stati pari a 50 e 10 chili di marijuana, oltre a migliaia di dosi stupefacente da vendere al dettaglio. Il procedimento ĆØ attualmente pendente in fase di indagini e lā€™effettiva responsabilitĆ  delle persone destinatarie della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi dā€™accusa mosse a loro carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini. Lā€™operazione segue cronologicamente la precedente denominata ā€œMarracashā€, sempre condotta dai carabinieri di Gioia Tauro, tra la fine del 2019 ed il giugno 2021 e che aveva permesso di raccogliere gravi indizi su altra e collegata attivitĆ  illecita di spaccio di sostanze stupefacenti nel centro abitato di San Ferdinando e allā€™interno della tendopoli Ministeriale insistente nel territorio comunale. Lā€™operazione si era conclusa con lā€™esecuzione di 8 ordinanze di misure cautelari nei riguardi di altre persone, talune italiane ed altre di origine extracomunitaria

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