La Francia prudente sulla fase 2 mentre in Germania il tasso di contagio del coronavirus risale a 1. “Se gli indicatori non saranno rispettati, non faremo nessuna riapertura l’11 maggio”, ha detto il premier francese, Edouard Philippe, presentando il piano di riapertura in Parlamento.
Le condizioni che ha posto riguardano, fra l’altro, il numero dei nuovi contagi al giorno, che “deve mantenersi fra i 1.000 e i 3.000”. In base al livello dei contagi i dipartimenti verranno divisi in zone “verdi” e “rosse”. La “fase 2” durerà dall’11 maggio al 2 giugno, quando si entrerà in una “fase 3”, ha aggiunto Philippe.
Il premier francese Edouard Philippe, nel corso dell’intervento all’Assemblea Nazionale per presentare il piano di uscita dal rigido confinamento contro il coronavirus, ha garantito che in Francia ci saranno “abbastanza mascherine per far fronte ai bisogni a partire dall’11 maggio”, il giorno in cui verranno revocate le rigide misure di lockdown. Solo da pochi giorni le mascherine cominciano ad essere disponibili nelle farmacie di Francia ma per lungo tempo, viste le risorse limitate, erano praticamente impossibili da trovare per i normali cittadini.
Intanto è salito di nuovo il tasso di contagio da Coronavirus in Germania: da marzo, per la prima volta, una persona ne contagia un’altra. Lo ha reso noto il Robert Koch Institut. Stando all’Istituto in Germania sono registrati 156.337 casi di contagio e 5.913 vittime. Nel paese guidato da Angela Merkel, gli occhi sono attualmente puntati al prossimo incontro fra governo e Laender, fissato per giovedì: l’Esecutivo ha chiarito ieri di non voler procedere ad una accelerazione dell’allentamento delle misure restrittive, ma la pressione politica ed economica a riguardo sale e il dibattito è acceso.
Dalla settimana scorsa in Germania sono stati riaperti i negozi, ma vige tuttora il divieto di contatto e da ieri è obbligatorio indossare le mascherine nei negozi e sui mezzi di trasporto pubblico. L’obbligo di portare le mascherine andrà in vigore in tutti i negozi in Germania. Quello di Berlino è l’ultimo Land a introdurre la misura, già attiva nelle 16 regioni tedesche.
(Fonte Ansa)