La cerimonia e la festa erano andati bene. Pochi intimi, al di sotto delle trenta persone per rispettare le regole anti assembramento. La comparsa dei sintomi, il relativo tampone e la positività riscontrata per uno dei presenti qualche giorno dopo hanno fatto finire il matrimonio in una quarantena per 31. Era la sposa, passata dal giorno più atteso in breve tempo al trattamento Covid. È lei infatti, una donna di origini venete, il caso riscontrato con sintomatologia non grave e isolamento domiciliare nella scorsa settimana dopo le nozze celebrate in un comune della provincia bolognese. Lo sposo della zona, lei della provincia di Treviso. Così 11 bolognesi, invitati ma anche professionisti che sono entrati in contatto con la donna nei giorni precedenti al matrimonio, come l’estetista e il parrucchiere, sono adesso chiusi in casa. In isolamento fiduciario aspettando l’eventuale comparsa dei sintomi – e in questo caso sarà effettuato immediatamente il tampone – oppure i 14 giorni di quarantena scaduti i quali si effettuerà il tampone di sicurezza. Per ora nessuno di loro ha accusato sintomatologia, esattamente come i 20 invitati venuti dalle province di Treviso e Padova, anche loro adesso in isolamento fiduciario. È stata la stessa Ausl di Bologna una volta riscontrata la positività a comunicarla alla struttura veneta, facendo scattare la misura di precauzione. Il caso e le quarantene sono dunque sotto il monitoraggio delle aziende sanitarie, che hanno ricostruito i movimenti della donna e contattato uno per uno gli invitati e chi era stato a contatto con lei.(Fonte: Corriere di Bologna)
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