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venerdì, 29 Novembre, 2024
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Migranti, l’allarme dell’Ugl: “Il Sud sta collassando, urge un piano concreto e non confusionario”

Dopo la tragedia di Crotone, e nel contesto degli arrivi senza sosta d’immigrati sulle sponde calabresi, il segretario generale dell’Ugl Calabria, Ornella Cuzzupi, lancia il suo grido d’allarme.

“Continuano senza sosta gli sbarchi sulle nostre coste. Sellia Marina, Roccella Jonica, Caulonia, Crotone, sono le ultime località interessate dall’incessante fenomeno di arrivi clandestini via mare”.

NODO CORONAVIRUS
“Decine e decine di migranti, molti dei quali risultano positivi al coronavirus, si riversano sul nostro territorio senza alcuna prospettiva futura che non sia l’approssimazione e la strada.
L’ accoglienza rientra nella nostra cultura di popolo aperto ed ospitale, ma deve avere una gestione basata sull’integrazione reale, tutt’altro che  confusionaria e farraginoso. Siamo ormai alle soglie dell’insostenibile!”.
FLUSSO INGESTIBILE
“La Calabria, la Sicilia e tutte le regioni interessate al fenomeno non possono più gestire il flusso di sbarchi che sta, di fatto, collassando le Regioni del sud Italia, mettendo a grave rischio l’ordine e la salute pubblica di intere comunità – asserisce Ornella Cuzzupi -. Per questa situazione e per il colpevole silenzio dell’esecutivo il Mezzogiorno rischia d’implodere, trascinando nel baratro l’intero Paese”.
…E IL GOVERNO?
Nell’analisi del segretario regionale dell’Ugl, “il Governo deve con urgenza assumersi le necessarie responsabilità e fornire adeguate risposte, predisponendo un piano concreto di gestione del fenomeno immigratorio che salvaguardi le realtà locali più che la politica delle chiacchiere e del falso buonismo”.
In particolare, sarebbero urgenti “interventi incisivi che coinvolgano, in maniera attiva, i Paesi membri dell’Unione europea che – così la Cuzzupi – non possono, né devono lasciare il nostro Paese da solo a fronteggiare una situazione emergenziale che, allo stato attuale, aggrava ulteriormente la crisi sociale innescata dalla pandemia e dalle pesanti conseguenze economiche e produttive”.

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