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giovedì, 28 Novembre, 2024
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Muccino impietoso con Salvini. E Spirlì “gliele canta” contestandogli l’ingratitudine

Forse alla Regione avrebbero preferito un cantore, anzi no, un aedo che – lira in mano – si profondesse in vocalizzi al miele.
Aerei giambi per lo splendore della Calabria. Teneri esametri per le meravigliose caratteristiche dei calabresi. Sdolcinati carmi per l’opera indefessa della giunta Santelli volta a valorizzare al meglio questo impagabile e irripetibile patrimonio umano e territoriale. E il tutto, naturalmente, magnificando le gesta di ogni singola forza politica partecipe a queste Olimpiadi della Politica: da Forza Italia alla Lega, passando per Fratelli d’Italia e, perché no?, l’Udc.

SURPRISE

E invece, no…
Perché anche in passato il regista Gabriele Muccino è sempre stato uno “cazzuto”. Uno che, in particolare verso i leghisti e le loro politiche, mai ha nascosto disapprovazione mista, spesso, a sincero disgusto.
Tuttavia, molti degli stessi fan del regista de La ricerca della felicità sono rimasti perplessi, quando Muccino s’è espresso in maniera tranchant contro Matteo Salvini, a poche ore dall’assalto di una contestatrice. “Solidarietà? A chi incita odio e violenza verso i più deboli? No, grazie”, è stata la riflessione del regista. Che poi ha aggiunto: “Non esageriamo. Non siamo tutti buoni e uguali”.

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LA REAZIONE

Parole indigeste per il viceGovernatore leghista Nino Spirlì, che in un post su Facebook s’è rivoltato duramente contro il regista. Muccino era stato incaricato dall’Ente regionale di realizzare (al non lieve costo di un milione e 700mila euro) un cortometraggio. Il “corto” dovrebbe raccontare al meglio “la Calabria degli agrumi”, delle meraviglie, dei territori imperdibili, delle eccellenze. Di qui, la sostanziale accusa d’indiretta ingratitudine verso il committente, la Regione governata anche dalla Lega.
Non mi aspettavo che Gabriele Muccino avesse intelligenti moti di solidarietà nei confronti di Matteo Salvini. Sarebbe stato uno sforzo sovrumano – ironizza Spirlì -. Speravo, quantomeno, in un intelligente silenzio. A volte, infatti, far lavorare poco muscoli facciali e corde vocali può aiutare a concentrarsi meglio sulla vitale e necessaria ossigenazione delle cellule cerebrali”. Frase che si posiziona a pochi centimetri dal dare del ‘cretino’ al cineasta che nel 2001 firmò L’ultimo bacio.

“MIRACOLATO!”

E poi, soprattutto: “Non sempre il miracolato onora il miracolo. E la riconoscenza al pane la si dimentica dopo il primo boccone”. Frase che indica come “miracolato” per via del “corto” sulla Calabria un regista che ha firmato successi mondiali dirigendo big di Hollywood come Will Smith.
In coda, da parte del vicepresidente della Giunta regionale, il velenoso auspicio a Muccino d’acquisire una visione più attenta a disagi e necessità altrui. E, questo, “a prescindere che, pur pochi e temerari, scelgano o meno di andare a vedere i suoi stentati film”.

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