“C’è un’importante differenza fra noi e molti altri Paesi nel mondo. Il nostro ama da sempre la libertà”. Questa la frase pronunciata dal premier britannico Boris Johnson a chi gli chiedeva come mai nel Regno Unito si stessero registrando così tanti nuovi casi di Coronavirus rispetto ad altri, come Italia e Germania. Immediata la risposta lapidaria del presidente della Repubblica Mattarella: “Anche noi italiani amiamo la libertà ma abbiamo a cuore anche la serietà”. E qualcuno, nell’ambito di questo botta e risposta, giustamente ha tenuto a ricordare che il primo ministro inglese dovrebbe anzi ringraziare il Belpaese, dal momento che uno dei medici che lo ha salvato da Covid-19 è un calabrese.
Si chiama Luigi Camporota, ed è salito alla ribalta delle cronache qualche mese fa, quando Johnson è stato ricoverato all’ospedale St. Thomas di Londra dopo essere risultato positivo al Coronavirus. Originario di Catanzaro, lo pneumologo si è laureato nel 1995 in Italia prima di volare nella City, dove è diventato uno dei migliori in questo campo.
Sul corriere.it oggi il giornalista Beppe Severgnini chiede: “Ma come? Prima, in Gran Bretagna, ci accusavate di essere indisciplinati e inaffidabili; adesso di essere affidabili e disciplinati”.
La serietà – aggiunge Severgnini – “è quella che ci ha portato fuori dai guai in primavera, e potrebbe tenerci lontani dai guai in autunno. La serietà è il timore che abbiamo provato e ancora proviamo. Aver paura di fronte al pericolo è un segno di intelligenza; affrontarlo con incosciente baldanza è, invece, una prova di superficialità”.
Ah Boris, cerca di essere serio: dal covid ti ha salvato un medico di Catanzaro
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