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mercoledì, 27 Novembre, 2024
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Niente libri alle elementari, le spiegazioni del Comune di Cosenza

Con riferimento a quanto pubblicato sulla stampa in questi giorni in ordine alla questione delle cedole librarie destinate alla scuola primaria, interviene a far chiarezza l’Assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino.

“In questo difficile momento nel quale il virus ha ripreso a galoppare all’impazzata e nel quale in ognuno si rinnova e aumenta, giorno per giorno, l’ansia e l’incertezza per quello che avverrà domani – sottolinea l’Assessore Spadafora Lanzino – restano in piedi, naturalmente, doveri e necessità cui, come amministratori, non vogliamo certamente sottrarci. Desideriamo, perciò, in risposta a quanto letto, fare chiarezza circa il tema delle cedole librarie destinate alla scuola primaria, per intenderci dell’infanzia ed elementare. Il Comune di Cosenza – fa presente Spadafora Lanzino – ha da sempre garantito, con propri fondi e attraverso l’operato fattivo e puntuale dei propri uffici, la fornitura gratuita dei libri di testo agli alunni frequentanti le scuole primarie della città. Il finanziamento regionale interviene, come è a tutti noto o, almeno, come dovrebbe esserlo a chi intende soffermare l’attenzione sull’argomento, a sostegno dell’acquisto dei libri della scuola primaria di secondo grado e degli Istituti secondari”.

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“Anche per l’anno scolastico 2020/2021- sottolinea ancora l’Assessore Spadafora Lanzino – il Comune di Cosenza ha stanziato la somma utile a garantire la gratuità dei libri di testo per gli alunni frequentanti le scuole primarie della città. Tuttavia, la consueta anticipazione degli importi da parte delle librerie, su ricezione delle apposite cedole, non è resa possibile, oggi, dalla circostanza che le librerie stesse sono, al momento, in attesa della liquidazione delle spettanze relative all’anno scolastico 2019/2020, oggetto della procedura di liquidazione dinanzi alla Commissione straordinaria operante presso l’Amministrazione Comunale. Ciò giustifica la soluzione dell’anticipazione, ossia del temporaneo e provvisorio pagamento dei libri di testo da parte delle famiglie degli alunni, che tempestivamente riceveranno la restituzione di quanto versato non appena, con sicura tempestività, il Comune procederà a liquidare, su presentazione delle fatture da parte delle librerie, le somme in credito”.

“Tale procedimento – spiega inoltre l’Assessore alla scuola – che pare essere consueto anche in altre città italiane, consente il rapido approvvigionamento dei testi da parte delle librerie presso le Case fornitrici, dunque la rapida fatturazione delle spese sostenute e l’altrettanto celere liquidazione ad opera dell’Ente Comunale, che comporterà, a sua volta, l’immediata restituzione alle famiglie della cifra impegnata: il tutto a vantaggio del sicuro soddisfacimento del diritto allo studio dei giovanissimi alunni. E comunque si può essere certi che nessun bambino e nessuna bambina resterà senza libri. E’ di tutta evidenza, pertanto – conclude l’Assessore Spadafora Lanzino – che le osservazioni mosse non fotografano con effettivo realismo la situazione in essere, diffondono un ingiustificato scontento, alimentano sfiducia e offendono la premura e la solerzia di quanti, quotidianamente profondono il proprio impegno nel tentativo di trovare, pur nelle difficoltà occorrenti, la soluzione che maggiormente possa conferire soddisfazione agli interessi di tutte le categorie cittadine coinvolte”.

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