x

x

venerdì, 29 Novembre, 2024
HomeAttualitàCovid, identificata nuova mutazione: la scoperta è dei ricercatori della Statale di...

Covid, identificata nuova mutazione: la scoperta è dei ricercatori della Statale di Milano

Milano – I ricercatori dei laboratori di virologia dell’università Statale di Milano, coordinati da Pasquale Ferrante, Serena Delbue e Elena Pariani, in collaborazione con l’Istituto clinico di Città Studi del capoluogo lombardo hanno indentificato una nuova mutazione del Coronavirus Sars-CoV-2. La scoperta arriva da uno studio, pubblicato su ‘Emerging Microbes & Infections’.
Mutazioni agiscono casualmente
Come ampiamente riportato in letteratura – ricordano dalla Statale – l’analisi della sequenza dei diversi isolati di Sars-CoV-2 ha evidenziato la notevole importanza delle mutazioni che il virus introduce casualmente durante la sua replicazione e che, talvolta, gli conferiscono una maggiore capacità replicativa e di ‘evasione’ del sistema immunitario. Nella maggior parte dei casi, le mutazioni segnalate come determinanti per l’infettività virale si trovano sulla proteina Spike, ossia la parte più esterna del virus, che funge da recettore e da target del sistema immunitario. Nel caso studiato dai ricercatori milanesi, la significativa alterazione della proteina accessoria Orf-6 non riguarda direttamente le capacità infettanti del virus, ma può essere un fattore in grado di alterare i meccanismi patogenetici della malattia Covid-19.
Il ruolo della proteina Orf-6
Dal momento che il ruolo di questa proteina nel corso della replicazione virale è quello di modulare la risposta immunitaria dell’ospite, interferendo con la produzione degli interferoni, la sua modificazione potrebbe avere conseguenze sulla diffusione del virus nell’organismo umano infettato e sull’evoluzione clinica della malattia, spiegano gli studiosi. Questa osservazione – avvertono i ricercatori della Statale di Milano – sottolinea l’importanza del monitoraggio di tutte le mutazioni che Sars-CoV-2 accumula, anche di quelle che coinvolgono le regioni regolatorie, ad oggi meno studiate, ma che costituiscono più della metà del genoma virale.

SEGUICI SUI SOCIAL

142,034FansLike
6,832FollowersFollow
380FollowersFollow

spot_img

ULTIME NOTIZIE