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giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Lamezia, il liceo “Galilei” ha ospitato il Direttore della Fondazione Cesare Pavese

Lamezia Terme – Un filo ideale ha oggi unito la città di Lamezia Terme alle Langhe piemontesi, grazie ad un convegno di alto profilo culturale organizzato dal Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, guidato dalla Dirigente Prof.ssa Teresa Goffredo. Ospite e relatore principale dell’incontro, il Presidente della Fondazione Pavese, dottor Pierluigi Vaccaneo che, insieme agli studenti del liceo lametino, ha attraversato le diverse isole della personalità e della produzione letteraria dello scrittore di Santo Stefano Belbo.
“A Torino con Cesare Pavese. Un arcipelago interiore”, questo il titolo del saggio critico del dottor Vaccaneo che ha guidato la conversazione letteraria, attraverso il complesso repertori di temi che caratterizzano la poetica di Pavese. «Il poeta- sottolinea l’autore del saggio- è il nuotatore, la massa d’acqua è la vita stessa, nel suo significato universale, la vita che determina gli stili del singolo uomo-nuotatore». Le Langhe, l’America, la donna solo alcune delle tappe di un viaggio nell’intricata geografia pavesiana, restituita efficacemente dall’immagine dell’arcipelago interiore.
«Pavese- sintetizza il Direttore della prestigiosa Fondazione- considera il mestiere dello scrittore come un continuo e ossessivo ritmare gli stessi significanti affinché essi possano svelare il loro mistero, il loro significato nascosto». Grande l’attenzione ma anche la partecipazione degli studenti di alcune delle classi quinte, che con le loro domande hanno cercato di costruire una lettura interpretativa della straordinaria produzione pavesiana. Il ruolo della donna nella vita dell’autore, il suicidio, la scoperta dell’America come strumento di costruzione di una nuova lingua letteraria, il rapporto con la storia e col regime, il mito, questi alcuni degli spunti di riflessione emersi dalle domande dei maturandi, che hanno dimostrato un interesse autentico per l’autore della nostra letteratura che, più di altri probabilmente, continua ad esercitare uno straordinario potere di fascinazione sui giovani.
«Leggere Pavese oggi- ha sottolineato il dottor Vaccaneo- significa non essere Cesare Pavese per trovare nell’inquietudine del viaggio la via d’uscita dal labirinto», un labirinto fatto di miti in cui il lettore ha la possibilità, attraverso la lettura delle opere di Pavese, di incontrare se stesso, «per trovare il coraggio di riconoscersi, di sostenere quello sguardo, accogliendolo». Tempo e spazio, letterari e fisici, reali e virtuali, hanno così dato vita ad uno straordinario momento d’incontro in una dimensione che, al Galilei, vuole avere il sapore della letteratura e della scuola come vita, per dare ai propri studenti gli strumenti per affrontare la labirintica complessità del reale.

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