Vibo Valentia – Sarebbe stato un vero e proprio patto corruttivo quello messo in atto da Maurizio Piscitelli, ispettore del Miur (nella foto), Giovanni Carbone e la dirigente dell’Usr Calabria. Ne sono certi gli investigatori dell’Arma e della Procura di Vibo che hanno documentato l’episodio. Carbone aveva partecipato nel novembre 2020 al concorso per ispettore del Miur riuscendo a piazzarsi al settimo posto non entrando nella cerchia dei tre vincitori. E pertanto si sarebbe rivolto a Piscitelli, componente della commissione giudicatrice, per fare in modo di scalare la graduatoria. Cosa che avvenne, tant’ĆØ che dal settimo arrivĆ² al quarto posto. Ed ĆØ qui che, in base all’attivitĆ investigativa, entrerebbe in campo la Calvosa, presidente della stessa commissione.
“Piscitelli per aiutare Carbone ad acquisire la qualifica – sostengono gli inquirenti – ha tenuto una duplice condotta costituente reato: la prima, avente ad oggetto un abuso d’ufficio laddove ha aiutato Carbone a salire nella graduatoria e la seconda avendo corrotto Calvosa, con la promessa di un suo trasferimento verso Roma, per far acquisire il terzo posto in graduatoria a Carbone”. In una intercettazione Piscitelli riferiva a Carbone l’esito del suo intervento: “Allora, innanzitutto siamo saliti dal settimo…perchĆ© io gli ho detto guarda ĆØ vergognoso considerando la persona. la statura, considerando il peso che ha nel mondo culturale, nel mondo della scuola, dell’istruzione”.
Piscitelli, evidenzia poi che per tentare di far nominare ispettore Carbone debba portare “argomentazioni convincenti” per poter “stringere” una donna di cui non viene fatto il nome ma poi identificata in Maria Rita Calvosa: “Ora siamo rimasti che io per martedƬ le devo portare argomentazioni convincenti, perĆ². Ho preso altro tempo Gianni, perchĆ© questi signori la devono stringere”. Piscitelli aggiunge: “Allora lei sai cosa vuole? Lei vuole avere almeno una promessa che se ne va a Roma?”. E rilevano gli inquirenti, dalle parole dell’ispettore del Miur emerge “un allarmante quadro di scambio di favori”. Carbone, in qualitĆ di partecipante al concorso, e “sfruttando anche i suoi legami di natura massonica, a sua volta “si relazionava, su indicazione del Piscitelli, con dirigenti centrali del Miur, al fine di fare ottenere alla Calvosa l’utilitĆ consistente un ruolo dirigenziale a Roma”.
Falsi diplomi: investigatori: Scambio favori per favorire candidato concorso ispettori Miur
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