Roma – Il “corteggiamento petulante e ossessivo” al quale per 18 lunghi mesi ha sottoposto una giovane barista, che lavorava in uno dei caffĆØ per i quali Trieste ĆØ famosa, ha fruttato a un 44enne calabrese di Castrovillari (Cosenza), trasferitosi nella cittĆ giuliana, una condanna a quattro mesi di reclusione, con possibilitĆ di ottenere la sospensione condizionale della pena solo se risarcirĆ con 4mila euro la vittima entro sei mesi dal passaggio in giudicato del verdetto.
Lo ha stabilito la Cassazione con una sentenza depositata oggi – e relativa all’udienza dello scorso 9 dicembre, data che fa partire il countdown del risarcimento – nella quale gli ‘ermellini’ affermano il principio di diritto per cui “configura il reato di molestie un corteggiamento ossessivo e petulante, volto a instaurare un rapporto comunicativo e confidenziale con la vittima, manifestamente a ciĆ² contraria, realizzato mediante una condotta fastidiosa, pressante e diffusa reiterazione di sequenze di saluto e contatto, invasive dell’altrui sfera privata, con intromissione continua, effettiva e sgradita nella vita della persona offesa e lesione della sua sfera di libertĆ ”.
In particolare, il 44enne molesto ĆØ stato ritenuto colpevole per tutti gli “incontri non casuali e cercati nel bar dove lavorava la vittima, in cui l’imputato entrava ripetutamente con pretesti, senza consumare nulla, ma con il solo scopo di incontrare” la ragazza che lavorava al bancone “e tentare approcci con lei”. Non contento del pressing nel locale pubblico, e nonostante il palese insuccesso del suo assedio platealmente rifiutato, l’uomo in una circostanza aveva anche inseguito la ragazza prendendo lo stesso autobus, e piĆ¹ volte era stato sorpreso a sostare sotto l’abitazione della barista. Ad avviso della Cassazione il corteggiamento portato avanti con queste modalitĆ di “arrogante invadenza e di intromissione continua ed inopportuna” nella vita della vittima integra il reato di molestie “pur in assenza di atteggiamenti aggressivi o in qualsiasi modo violenti”.
E’ stata cosƬ confermata la sentenza emessa il 4 aprile 2019 dalla Corte di Appello di Tieste, e il 44enne ĆØ stata anche condannato a versare 3mila euro alla Cassa delle ammende e dovrĆ provvedere pure al pagamento del gratuito patrocinio al quale ha fatto ricorso la parte offesa che ha entrate a basso reddito.
“Corteggiamento ossessivo”, Cassazione condanna “focoso” 44enne calabrese
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