Sul Tg di Rai1 è andato in onda lo stato di fatto dei vaccini in Calabria: il servizio dell’inviato Vittorio Romano fa emergere una situazione che di fatto non a che vedere con lo stop cautelativo di Astrazeneca.
Due pensionati over 80 Franceschina e Michele, sono stati convocati ieri mattina per il vaccino nel centro di Celico, Cosenza ma sono stati rimandati a casa: vaccino rinviato a data da destinarsi per assenza di dosi. La stessa scena si è ripetuta in tutte le province della Calabria ma lo stop di Astrazeneca non c’entra: per loro era prevista la prima dose di Pfizer.
Francesco De Biase, della Uilp di Cosenza, ai microfoni del Tg1 dice:”puntualmente vengono rimandati indietro a casa pensionati anziani in generale perché si sostiene che non ci siano più vaccini. Noi abbiamo 80.000 dosi che non si riescono a somministrare”.
Dei 230.000 ultraottantenni solo 35.000 sono stati vaccinati. La Calabria, ha somministrato meno del 70% delle dosi ricevute. I sindacati hanno presentato un esposto secondo il commissario alla sanità delle 80 mila dosi bloccato in frigo solo 36.000 sono di Astrazeneca, le altre servono per i richiami.
Gianni Perri, Medico di famiglia, sempre ai microfoni del Tg1 informa che sono 4 medici a disposizione per 3 ore e mezza, ma solamente per 15 pazienti: “e io credo che ne potremmo fare tanti altri”.
A Cosenza, sempre nella giornata di ieri, sono arrivati i 5800 fiale Pfizer: in questo centro vaccinale ne vengono somministrate solo 60 tutte le altre servono per i richiami.
Calabria ancora indietro nelle vaccinazioni: ma il caso Astrazeneca non c’entra
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