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giovedƬ, 28 Novembre, 2024
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Minacce del parroco al cronista dopo “inchino” della Vara a boss: Sgc parte civile

Palmi (RC) – Il Giudice Monocratico del Tribunale di Palmi, Francesca Morelli, ha ammesso la costituzione di parte civile del Sindacato Giornalisti della Calabria nel processo a carico di don Benedetto Rustico, il parroco della Chiesa Madonna delle Grazie di Oppido Mamertina che, il 6 luglio 2014, dal pulpito invitĆ² i fedeli a Ā«prendere a schiaffiĀ» il giornalista Lucio Musolino, cronista del Fatto Quotidiano e consigliere del Gruppo Cronisti Calabria ā€œFranco Ciprianiā€.
Quel giorno, infatti, Musolino si era recato a Oppido Mamertina nel tentativo di intervistare il parroco dopo le polemiche sul famoso inchino che la Vara della Madonna fece davanti alla casa del boss ergastolano Giuseppe Mazzagatti. (foto in basso)
Episodio reso noto dal giornalista Michele Albanese del ā€œQuotidiano del Sudā€ e immortalata in un video di ā€œTauria Miaā€, il giornale della Piana di Gioia Tauro diretto dal collega Toni Condello.
Vara-Oppido-inchinoNon trovando don Rustico a casa, Musolino si era avvicinato alla chiesa per parlare con il parroco che, perĆ², in quel momento stava celebrando la messa.
Ā«Invito le persone lĆ  in fondo a prendere a schiaffi quel giornalista con la telecameraĀ» ĆØ stata la frase che il parroco di Oppido ha pronunciato al microfono, ā€œcon minacciaā€, dal pulpito appena Musolino si ĆØ avvicinato allā€™ingresso della chiesa.
Quella frase, infatti, ā€“ ĆØ scritto nel capo di imputazione ā€“ provocĆ² Ā«la reazione di alcuni fedeli presenti, che provvedevano a spintonare Musolino e a inveire contro di lui, costringendolo ad interrompere la videoripresa della funzione religiosa ed allontanarsi dalla chiesaĀ».
Oltre al reato di violenza privata, in concorso con altre persone non identificate, la Procura della Repubblica ha contestato al parroco di Oppido Mamertina lā€™aggravante di aver commesso il fatto Ā«con abuso dei poteri e violazione dei doveri inerenti alla qualitĆ  di ministro di culto ed alla presenza di piĆ¹ persone riunite durante una celebrazione aperta al pubblicoĀ».
Ieri, dunque, si ĆØ finalmente celebrata la prima vera udienza del procedimento a carico del parroco difeso dallā€™avv. Caterina Bonarrigo. In quella precedente, infatti, il Giudice, preso atto dellā€™opposizione della difesa del parroco, si era riservato di decidere sullā€™ammissione della costituzione di parte civile del Sindacato Giornalisti della Calabria rappresentato e difeso dallā€™avv. Rosario Errante.
Lo stesso Giudice ha, poi, ritenuto di ammettere il Sindacato in veste di parte civile costituita ponendo lā€™accento, nella sua articolata ordinanza, sulle argomentazioni a sostegno fornite dallā€™avv. Errante in ordine allā€™impegno costante del Sindacato Giornalisti della Calabria nella difesa della libertĆ  di stampa e dā€™informazione, nonchĆ© del diritto di cronaca per come costituzionalmente riconosciuto.
Lo stesso Giudice ha riconosciuto che, tra gli altri obiettivi, che il Sindacato si ĆØ posto e che giornalmente persegue, oltre alla garanzia della tutela sindacale, vi ĆØ anche quello di sostenere gli interessi morali e materiali dei giornalisti promuovendo il loro benessere con espresso riferimento alla loro sfera personale oltre che professionale.
Nellā€™immediatezza dei fatti, lā€™allora segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria e segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, nellā€™esprimere Ā«piena e convinta solidarietĆ  al collega Lucio Musolino, messo allā€™indice da un sacerdote che, per quanto ha detto, nulla ha a che spartire con i principi cristianiĀ», aveva sottolineato che Ā«la gravitĆ  del gesto impone immediati provvedimenti esemplari, che testimonino in maniera inequivocabile che la lotta alla ā€™ndrangheta non ĆØ unā€™espressione dā€™intenti, ma la condanna univoca di una cultura criminale nei confronti della quale non sono ammesse declinazioni di sortaĀ».
Una posizione netta, quella di Carlo Parisi, che ha visto il Sindacato calabrese, al fianco dellā€™Unci Calabria presieduta da Michele Albanese, sempre al fianco di Lucio Musolino e di tutti i giornalisti, annunciare sin da subito la costituzione di parte civile nel processo, concretizzatasi alla prima udienza del processo con la firma dellā€™attuale segretario regionale Andrea Musmeci.
Lā€™udienza ĆØ proseguita con la testimonianza di Lucio Musolino, a sua volta difeso dallā€™avv. Gregorio Calarco, che ha ripercorso le tappe della vicenda mentre il procedimento ĆØ stato aggiornato a maggio per lā€™esame dei testi della difesa del parroco Rustico. La sentenza dovrebbe essere emessa nellā€™udienza successiva.
(giornalistitalia.it)

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