Si è svolta stamattina al Tribunale della Libertà di Catanzaro (presidente Valea), l’udienza, tenuta a seguito dell’annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione, per la posizione di Angelo Galati, rimasto coinvolto nell’operazione “Imponimento”. Il Tribunale, in accoglimento delle istanze presentate dagli avvocati Tiziana D’Agosto e Raffaele Rizzuti ( che firma la nota), ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere applicata a Galati e disposto la scarcerazione immediata “per insussistenza della gravità indiziaria” in ordine al reato di partecipazione all’associazione denominata cosca Anello-Fruci per l’aggravatene dell’agevolazione mafiosa.
Galati è stato, quindi, scarcerato, facendo seguito al pronunciamento della Corte di Cassazione che a febbraio, sempre in accoglimento del ricorso presentato dai legali, aveva annullato l’ordinanza con rinvio al Tribunale di Catanzaro. Il 35enne lametino era rimasto coinvolto, nel luglio dello scorso anno, insieme ad altre 157 persone, nell’inchiesta della Procura antimafia di Catanzaro che aveva portato anche all’emissione di 75 fermi. Sotto il dominio della cosca, secondo quanto emerso dalle indagini, droga, estorsioni, villaggi turistici, bandi, appalti, settore boschivo.