“Apprendo con incredulità la notizia della morte del pentito Filocamo. Ci eravamo sentiti e scambiati messaggi fino a venerdì. Non mi era sembrato per nulla depresso anzi. Mi aveva mandato un commento su un mio intervento a TgCom proprio venerdì o sabato. Conservo tutti i suoi sms.”
Lo ha dichiarato Klaus Davi.
“Ci conoscevamo dal marzo dello scorso anno nel 2020 in piena pandemia. Mi aveva telefonato in ufficio e aveva iniziato a raccontarmi le vicende della Ndrangheta di Reggio
Calabria otto mesi prima che decidesse di pentirsi. Ci siamo incontrati più volte anche nel suo locale. Non abbiamo mai interrotto i contatti. Tutte le sue dichiarazioni che avevo raccolto sono state in gran parte confermate dalle acquisizioni della DDA successivamente. Non riesco a credere che si sia ammazzato. Non può essere. Non era depresso. Anzi.”
Calabria otto mesi prima che decidesse di pentirsi. Ci siamo incontrati più volte anche nel suo locale. Non abbiamo mai interrotto i contatti. Tutte le sue dichiarazioni che avevo raccolto sono state in gran parte confermate dalle acquisizioni della DDA successivamente. Non riesco a credere che si sia ammazzato. Non può essere. Non era depresso. Anzi.”