I carabinieri del comando provinciale della cittĆ calabrese dello Stretto, a conclusione di indagini coordinate dalla Dda reggina hanno posto sotto sequestro 5 aziende del valore di circa 15 milioni di euro a Reggio Calabria ed in provincia di Messina.
Il sequestro ĆØ l’epilogo dellāoperazione āMetameriaā del febbraio scorso. Gli ulteriori sviluppi dellāindagine hanno permesso di denunciare in stato di libertĆ 15 persone ritenute responsabili a vario titolo di riciclaggio ed autoriciclaggio, violazione norme sulle accise e fatturazione per operazioni inesistenti.
Il provvedimento ĆØ lāesito di una complessa attivitĆ investigativa, avviata dal 2017 dai carabinieri che ha giĆ portato il 16 febbraio 2021 allāemissione di 28 provvedimenti cautelari a completamento della ricostruzione dei rapporti della cosca Condello di Archi con imprenditori collusi in quanto totalmente asserviti alla āndrangheta.
Lāodierno filone dell’indagine ha preso le mosse dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Roberto Lucibello, ex socio dellāimprenditore Francesco Giustra (tratto in arresto il 16 febbraio scorso ed indagato per concorso esterno in associazione mafiosa), che avrebbe svelato le trame imprenditoriali della cosca guidata da Demetrio e Giandomenico Condello e acceso i riflettori sullāaffare legato allāacquisto del parco veicoli della Leonia Spa.
Le dichiarazioni del pentito avrebbero messo in luce la figura di Francesco IannĆ², imprenditore nel settore della distribuzione dei carburanti che opera da tempo a Reggio Calabria con due impianti aventi sede, rispettivamente, nelle localitĆ di ArghillĆ ed Arangea di Reggio. IannĆ² viene individuato come imprenditore prestatosi a compiere attivitĆ di reimpiego di capitali attraverso lāemissione da parte di soggetti compiacenti, di documenti fiscali attestanti operazioni commerciali inesistenti riferibili ad una frode in commercio nel settore della vendita di carburanti.
Nello specifico, secondo le indagini, Francesco IannĆ² disporrebbe di un ingente quantitativo di carburante āin neroā sottratto a una compagnia petrolifera, grazie alla complicitĆ di diversi soggetti costituenti parte integrante della filiera di controllo, gestione e trasporto del carburante, che sarebbe reimmesso nella rete di distribuzione da lui controllata con i due impianti di Reggio Calabria. La necessitĆ di rendere fiscalmente apprezzabile una parte dei profitti illeciti cosƬ accumulati, al fine di giustificare maggiori spese, avrebbe indotto Iannoā a gonfiare le forniture rese a favore di alcune imprese-clienti, restituendo loro, in contanti la differenza tra il presso reale e quello artificiosamente rappresentato nel documento fiscale. Le imprese-clienti, consapevoli della necessitĆ dell’imprenditore di auto-riciclare i profitti delle condotte fraudolente ai danni della Compagnia petrolifera e dellāErario, si prestavano ad agevolare quellāattivitĆ di riciclaggio, utilizzando, ai fini fiscali, le fatture per operazioni parzialmente inesistenti, cosƬ conseguite.
Alcune delle imprese sequestrate, la āEco. F.a.l. s.n.c. di La Valle Egidio e Francescoā e āLogam s.r.l. ā Logistica per lāambienteā, allāepoca dei fatti accertati, erano sottoposte a controllo giudiziario,per cui le condotte fraudolente poste in essere finivano per occultar, anche agli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale i flussi finanziari generati dal sistema delittuoso accertato. Le condotte in questione sono state accertate, per importi inferiori, anche in relazione ad altre imprese, per le quali il Gip non ha disposto il sequestro, avuto riguardo ai piĆ¹ ridotti profitti cosƬ conseguiti. Le imprese sequestrate sono la āPanoramic Stop di Penna Vincenza & Co. S.a.s.ā con sede a Reggio Calabria; āImpresa Individuale āAPIā di Iannoā Francescoā pure con sede a Reggio Calabria; āEco. F.a.l. s.n.c. di La Valle Egidio e Francescoā con sede a Villa San Giovanni (RC); āLogam s.r.l. ā Logistica per lāambienteā con sede a Villa San Giovanni e la āBM Service s.r.l.ā con sede a Reggio Calabria.