“La finale di Uefa Champions League tra Manchester City FC e Chelsea FC si terrà all’Estádio do Dragão di Oporto il 29 maggio 2021, con calcio d’inizio alle 21:00 CEST. La Uefa ha accettato l’offerta della Federcalcio portoghese (Fpf) e delle autorità del Portogallo di ospitare l’atto conclusivo del torneo”.
Poche righe dalla nota ufficiale della Uefa gelano tutti i tifosi di calcio reggini, che avevano sperato di vedere la finalissima del torneo dei campioni nello stadio della loro città. A proporre la candidatura del “Granillo” era stato il sindaco Giuseppe Falcomatà, con una lettera al presidente della Uefa, Alexander Ceferin, dove aveva caldeggiato lo svolgimento della mitica partita nello stadio della città dello Stretto. Un bel segnale – scriveva Falcomatà – giustificato anche dalla posizione di crocevia culturale dei popoli vantata da Reggio, nonché da una struttura recentemente oggetto di lavori di manutenzione che la renderebbero capace di soddisfare i requisiti previsti dalla Uefa per le partite di Champions League. A Reggio in tanti hanno commentato l’iniziativa del sindaco con una risata ma ci sono stati anche molti che ci credevano davvero. Ma evidentemente il Portogallo aveva carte migliori da giocare e non resta che dire, come auspicio, che forse per lo stadio Granillo sarà per la prossima volta. Sebbene le cortesi ma un po’ fredde parole di replica di Ceferin a Falcomatà non lascino molti margini positivi… Ecco infatti la nota che il presidente Uefa ha scritto al sindaco di Reggio per rispondere alla candidatura e declinare l’offerta: “Anche se non ho dubbi che la sua città, splendida e molto ricca culturalmente, sarebbe un luogo perfetto per poterla ospitare, purtroppo non sarà possibile per noi accettare la sua gentile offerta poichè abbiamo già preso un accordo diverso”.
E come nelle più classiche risposte ai curriculum, Ceferin conclude: “Ricorderemo la sua cortese disponibilità e il suo gentile invito“. Insomma, nel caso si faranno sentire loro….