Reggio Calabria – Una delegazione di lavoratori appartenenti al bacino del precariato istituzionale della Regione Calabria ieri, 19 maggio 2021, è stata ricevuta dal presidente del Consiglio Regionale On. Giovanni Arruzzolo presso il Palazzo Campanella di Reggio Calabria al fine di poter riattivare l’iter relativo alla proposta di legge regionale “Misure straordinarie ed urgenti tesi al superamento del precariato storico Legge Regionale 1/2014 e successiva interpretazione di cui legge 12/2014”.
Sono trascorsi 5 mesi dallo scorso 29 dicembre 2020, giorno in cui il Consiglio Regionale all’unanimità ha manifestato la piena volontà a riconoscere e dare piena ed immediata attuazione alla legge Regionale 1/2014, oggetto di successiva interpretazione autentica con la Legge Regionale 12/2014. Ma da allora non c’è stato rumore più assordante del silenzio.
I lavoratori hanno evidenziato come le polemiche scaturite nei precedenti mesi non possono costituire ostacolo tale da impedire la piena realizzazione della dignità lavorativa, tanto al più che le suddette polemiche possono sicuramente essere superate grazie al procedimento amministrativo portato avanti dai preposti uffici regionali del Dip. Lavoro e enti di controllo quali il Centro per l’Impiego e l’Agenzia delle Entrate , rispettivamente per il settore di competenza.
Il Presidente del Consiglio Regionale Arruzzuolo ha tenuto a rassicurare gli stessi lavoratori, che sostenendo nel prossimo Consiglio Regionale si rispetteranno tutti i passaggi necessari affinchè la vicenda possa trovare il giusto epilogo e la successiva contrattualizzazione dei lavoratori precari di cui legge 12/2014, posto che in prima Commissione “Affari Istituzionali e Generali” convocata il 15 aprile 2021 sono stati vagliati i punti necessari per l’esame del disegno di legge che deve approdare al prossimo Consiglio Regionale.
Il PdCR ha manifestato la sua massima apertura verso un problema delicato e sensibile come quello del Lavoro in un periodo storico delicato e sofferto per la Comunità Regionale tutta, pur ribadendo la necessaria condivisione nell’unità di intenti da parte di tutta l’Assemblea legislativa e dei Capigruppo che puntualmente si riuniscono prima del Consiglio medesimo.