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domenica, 24 Novembre, 2024
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Ambiente, la foresta silana serbatoio di benessere a costo zero

La foresta silana serbatoio pulito, inesauribile e a costo zero di benessere e cura. Se ne è parlato nell’evento “Sila, salute, sostenibilità.

Quando la foresta si fa terapia e rilancia la montagna ai tempi del Covid-19″ – si legge in una nota – è l’iniziativa  promossa dall’Associazione italiana medicina forestale (Aimef) con Comune di Taverna e Parco nazionale della Sila, nell’ambito del primo “Corso facilitatore in Forest Therapy”.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

All’iniziativa hanno partecipato il presidente del Parco, Francesco Curcio, Il comandante Carabinieri Biodiversità di Catanzaro, Nicola Cucci, il sindaco di Taverna e presidente della Comunità del Parco, Sebastiano Tarantino, Giovanni Aramini, dirigente Settore Parchi ed Aree Naturali Protette della Regione il direttore f.f. del Parco, Domenico Cerminara.

Gli aspetti legati alla Forest Therapy – è scritto ancora – e all’effetto che benefici e connessione con la natura possono avere sulla salute sono stati illustrati da Rosario Amelio, medico, presidente provinciale Aimef che ha messo in evidenza come “la foresta silana, con le sue specificità, è realmente un bene prezioso per la nostra salute e per il benessere di ognuno” e come sia fondamentale “riscoprire questo contatto, sperimentare nuove cure rappresentano una rigenerazione per la mente e per il corpo, tutto supportato da evidenze scientifiche”. Amelio si è poi soffermato sull’esperienza delle giornate formative.

“Un’esperienza immersiva – ha detto – che ha visto diversi partecipanti e certamente l’inizio di un progetto importante per il territorio”. Paolo Zavarella, presidente Aimef ha detto che la Sila “è una fonte autentica di benessere e benefici: verde, foglie, radici, sono trasmettitori di sostanze capaci di donare effetti positivi per la mente e per il corpo: la natura qui diventa “cura”. Ha concluso gli interventi Guido Giarelli, del Dipartimento di Scienze della Salute Università di Catanzaro, che ha illustrato un progetto in via di sperimentazione sulla Forest Therapy mettendo in evidenza che “vivere in montagna corrisponde ad avere di più, a vivere esperienze diverse e uniche, e questo potrebbe essere un’occasione di rilancio e di inserimento del nostro territorio in una nuova forma di turismo eco – sostenibile che promuove la salute come strada per rinnovarsi”.

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