Luigi de Magistris, sindaco di Napoli impegnato da settimane nella sua campagna elettorale in Calabria come candidato presidente, torna ad attaccare Matteo Salvini, che nei giorni scorsi lo ha definito un primo cittadino fallito, ma anche l’attuale presidente facente funzioni della Regione, Antonino Spirlì. “Fallito detto da Salvini è una medaglia – dice ai microfoni di Radio Capital – penso abbiano paura di questa mia candidatura per spazzare via l’inconcludenza e i danni di Spirlì, che sta amministrando la Calabria in maniera indegna. Salvini sarà sconfitto nelle urne. Voglio ricordare che è quello che ha costruito la sua fortuna politica specie all’inizo contro i meridionali in maniera disgustosa. Questo non lo dimentichiamo noi meridionali”.
Il sindaco ‘arancione’ ripete che ha scelto di correre in Calabria perché ama le sfide, “specie quelle difficili” e respinge l’idea di essere uno ‘straniero’ in quel territorio. “E’ una terra bella che io conosco bene – ha spiegato – la frequento da quando avevo 7 anni e ci ho vissuto per 10, 9 dei quali da pm. La conosco benissimo, meglio di alcuni denigratori”. Una terra che ha “risorse straordinarie soffocate da mancanza visione politica e da una capacità amministrativa”.
“Non credo posso spaventare i calabresi il mio essere napoletano – ha dichiarato ancora De Magistris – perché sanno quanto amo questa terra, e se mi sono candidato è perché la spinta è venuta dalla Calabria. In Italia e al Sud il tema straniero non esiste. Siamo terre che hanno incontrato tutti i popoli. Salvini è un politico abile, ma la sua fortuna l’ha fatta tutta contro il Sud come le sue politiche. Non è la propaganda che può cambiare la storia”. A Spirlì poi ricorda che “la vergogna politica calabrese è il commissariamento della sanità che va avanti da 15 anni non per colpa dei calabresi che pagano le tasse più alte con i servizi essenziali non garantiti. Una pagina indecorosa”.
I 60 milioni del Pnrr destinati alla regione verranno ben impiegati da lui con “un utilizzo diverso della spesa pubblica, per creare sviluppo e libertà, non sudditanze e legami poltici. Votandomi, saranno gestiti da una persona onesta, fuori dal sistema e in grado di gestirli”.
Sulle primarie, infine: “Non faccio parte dello schieramento del centrosinistra, – ha detto De Magristris – non sono nel Pd, quindi non partecipo alle primarie”. Il mio progetto – ha concluso – si rivolge a donne e uomini della Calabria perché il momento è drammatico e vuole rompere uno schieramento trasversale di centrodestra e centrosinistra, mettendo in campo una squadra valida”, aggiunge
