La Prima sezione della Corte di Cassazione ha confermato l’assoluzione dei carabinieri Pasquale Greco e Luca Zingarelli – giĆ assolti in Corte d’assise d’appello di Catanzaro e Corte di Assise di Cosenza – che erano accusati di omicidio volontario per la morte di Sandrino Greco, di 36 anni, deceduto il 21 gennaio 2011 dopo avere forzato un posto di blocco a Rossano. Lo rende noto il loro legale, l’avvocato Ettore Zagarese del foro di Castrovillari. Il legale ha sempre sostenuto l’uso legittimo delle armi del brigadiere Greco e dell’appuntato scelto Zingarelli, giĆ in servizio nel Reparto operativo e radiomobile della compagnia di Rossano.
Greco, secondo l’accusa, era alla guida di un fuoristrada rubato. I carabinieri, fermi ad un posto di blocco, dopo aver rischiato di essere investiti dallo stesso, lo inseguirono fino ad una stradina di campagna dove Greco invertƬ la marcia, speronĆ² l’auto di servizio e cercĆ² di investire i carabinieri dirigendosi quindi verso la Strada Statale 106. A quel punto i militari spararono ed un colpo raggiunse Greco alla testa uccidendolo.
I due carabinieri giustificarono la loro condotta sostenendo di essere stati costretti a far uso delle pistole di ordinanza per arrestare la corsa del fuggitivo che, con il suo agire, aveva messo in pericolo la pubblica incolumitĆ . “Se professionalmente la soddisfazione ĆØ grande visto che anche la Corte di Cassazione, con il rigettare i ricorsi conferma la giustezza del teorema difensivo da me sostenuto sin dalle prime battute – ĆØ stato il commento di Zagarese – l’innegabile risultato non mi esalta se penso che dal pur necessario agire dei militi ĆØ derivata la morte di un giovane”.
(Ansa)