I 15 patti territoriali calabresi hanno determinato, a partire dal 1995, la realizzazione di 575 iniziative imprenditoriali e 33 progetti infrastrutturali, l’attivazione di 523 mln di investimenti, l’erogazione di 326 milioni di contributi pubblici e l’occupazione a regime di 5300 unità. È quanto è emerso durante un incontro – è scritto in una nota – tra una delegazione del coordinamento dei soggetti responsabili dei patti territoriali calabresi, composta dal coordinatore Giancarlo Mamone (Patto dello Stretto spa), da Antonio Ferrazzo (Promotir srl) e da Tullio Rispoli (Lameziaeuropa spa), e il sottosegretario per il Sud e la Coesione territoriale, Dalila Nesci.
Mamone ha illustrato i dati salienti drelativi allo stato di attuazione dei patti, rilevando, – si legge ancora nella nota – tra l’altro, che, con la legge regionale n° 42 del 2 agosto 2013, 8 società soggetti responsabili di patti territoriali, società miste pubblico-privato a prevalente capitale pubblico i cui principali azionisti sono Enti Locali, Regione Calabria attraverso Fincalabra, Camere di Commercio, Associazioni di Categoria, operanti da anni sul territorio, sono state formalmente riconosciute dalla Regione Calabria quali “Agenzie di Sviluppo Locale” con lo scopo di promuovere lo sviluppo sociale, economico ed occupazionale, di qualificare le competenze e le risorse umane e di accrescere la competitività e l’attrattività dei territori di riferimento, valorizzando i sistemi produttivi locali, in piena sinergia con gli strumenti della programmazione regionale e con gli strumenti della pianificazione territoriale.
Nel corso dell’incontro – prosegue la nota – è stato evidenziato che il recente Decreto Legge n° 77 del 31 maggio 2021 riguardante la “Governance del Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure” prevede che le amministrazioni centrali, le Regioni e gli Enti Locali “al fine di assicurare l’efficace e tempestiva attuazione degli interventi del PNRR”, possono avvalersi del supporto tecnico-operativo assicurato per il PNRR da società a prevalente partecipazione pubblica tra cui possono rientrare i Soggetti responsabili dei patti territoriali.
Sulla Gazzetta Ufficiale del 25 gennaio 2021, inoltre, è stato pubblicato il decreto del ministero dello Sviluppo Economico avente ad oggetto – fa presente ancora la nota – i “Criteri per la ripartizione ed il trasferimento delle risorse residue dei patti territoriali da utilizzare per il finanziamento di progetti pilota volti allo sviluppo del tessuto imprenditoriale territoriale, anche mediante la sperimentazione di servizi innovativi a supporto delle imprese, nonché disciplina per la loro attuazione”. Il provvedimento permetterà, aseguito di uno specifico bando ministeriale in fase di emanazione, ai soggetti responsabili ancora operativi in Italia di poter attingere alle risorse residue legate ai Patti.
Nesci ha preso atto ed espresso apprezzamento “per il positivo lavoro di concertazione, promozione e animazione economica – ha detto – svolto in questi anni attraverso lo strumento dei Patti sul territorio calabrese in maniera coordinata da parte di tutti i soggetti protagonisti dello sviluppo locale a sostegno del mondo delle imprese e per gli interventi di infrastrutturazione promossi dagli Enti Locali”.
Il sottosegretario ha inoltre evidenziato – conclude la nota – l’interesse a realizzare una proficua collaborazione istituzionale con i soggetti responsabili dei patti territoriali calabresi sulle tematiche legate allo sviluppo locale ed alla coesione territoriale ed ha garantito il suo impegno a seguire l’iter di approvazione del nuovo Bando ministeriale finalizzato a poter utilizzare al più presto sui territori attraverso progetti pilota le risorse finanziarie rivenienti a livello nazionale dalle economie dei Patti.