La situazione nelle carceri calabresi è sempre grave e l’incremento del personale (meno del 10% del numero indicato) induce i rappresentanti sindacali a lanciare l’ennesimo allarme attivando lo stato di agitazione
“Nonostante i fatti drammatici accaduti negli ultimi giorni e di cui tutti i mass
media stanno dando incessante comunicazione – scrivono in una nota unitaria le maggiori sigle penitenziarie – si continuano a sottovalutare i problemi degli Istituti Calabresi, Istituti che sono caratterizzati da un’alta presenza di detenuti appartenenti a tutti i gruppi criminali più pericolosi, sovraffollati e con forti carenze di personale.
Purtroppo si sta sottovalutando il grave disagio degli appartenenti al Corpo di
Polizia Penitenziaria che si sentono oramai abbandonati dalle Istituzioni.
Da quanto si apprende da documenti elaborati dal Dipartimento
dell’Amministrazione Penitenziaria, sebbene sia certificata la grave carenza, in
Calabria è previsto un incremento di sole 23 unità da distribuire negli 11 Istituti
Calabresi nonostante le carenze si attestino oltre le 300 unità.
Suona sicuramente come una beffa la previsione di assegnazione di poche
unità a fronte delle gravi problematiche che si registrano negli Istituti: riposi
accumulati e non fruiti, congedi accatastati ed a volte cancellati, disagi, turni
di servizio su 3 quadranti, stress etc.
Sfugge a queste Organizzazione Sindacale l’indecifrabile strategia del
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Non si comprende il valore del Decreto Ministeriale che sancisce le carenze degli organici – e la Calabria registra una grave insufficienza – se poi le ripartizioni dei nuovi agenti avvengono secondo altre
logiche.
Sebbene rappresentata a più riprese – e non solo dalle Organizzazioni
Sindacali – la grave situazione in cui versano gli Istituti Calabresi, nessuna
replica da parte dei vertici del Dap è pervenuta e dunque nessuna attenzione
particolare è stata riservata a questa sfortunata Regione.
“La Calabria è stata abbandonata dallo Stato e dalle Istituzioni.”
Non possiamo che dichiarare lo stato di agitazione in tutti gli Istituti Calabresi
e se le frugali assegnazioni riportate nel documento dovessero essere tali si
inizieranno diffuse proteste davanti alle Prefetture.
Tutti gli Istituti Penitenziari, attualmente, funzionano garantendo livelli minimi
di sicurezza, il Personale è oramai stanco, avvilito ed attese le scarse attenzioni
anche vilipeso.Peraltro non si ha cognizione degli incrementi richiesti dal Prap della Calabria
nonostante tali informazioni siano state richieste.
Le scriventi OOSS senza segnali di cambiamento inizieranno vibranti proteste
in tutte le province, si dichiarano tuttavia disponibili ad un confronto con i
vertici Dipartimentali.
SINAPPE – OSAPP – UILPA PP – FNS CISL – USPP – CGIL
Magro Roberto
Torrella Giulia
Paradiso Salvatore
Elia Emanuela
Federico Giorgio
Iannello NazzarenO