Nel 2020, in Calabria, si è registrata una diminuzione del 30% per le prestazioni ambulatoriali e specialistiche erogate. È quanto è emerso dal rapporto dell’Istat sulla situazione del Paese, che indica una diminuzione del 20,3% rispetto all’1% del 2019.
I cali riguardano, in particolare, la riabilitazione e le visite specialistiche, che hanno registrato un -31% nel 2020, mentre tac, risonanze magnetiche, biopsie, dialisi e radioterapia, hanno subito un calo del 7%.
A livello territoriale, sono la Basilicata (-50%) e la Provincia autonoma di Bolzano (-42%) ad essere le più colpite, mentre in Valle d’Aosta, in Liguria e in Sardegna si è registrato il -30%. Compresa tra l’11 e il 15% quella “in Campania, Sicilia e Toscana.
Non ci sono differenze “tra uomini e donne”, mentre si segnalano «differenze per fasce di età»: quella pediatrica è la più coinvolta (-33%), seguita dagli adulti tra i 35 e i 54 anni (-22%); per le altre fasce d’età “la riduzione è compresa tra il 18 e il 22%.
Dal rapporto, è emerso che, comunque, il calo delle prestazioni è stato più sentito al Nord (9,4%), mentre è più contenuta al Centro e nel Mezzogiorno (9,4%).