“Il presidente Inps continua nei suoi tour propagandistici a suon di populismi, e il processo di reinternalizzazione rischia di lasciare fuori centinaia di persone che da anni operano garantendo il servizio alla cittadinanza di assistenza ed informazione sui servizi Inps. Le soluzioni a garanzia di tutto il perimetro ci sono, basta ricercarle nella L.11/2016 e nel Ccnl delle Telecomunicazioni e se l’Inps pensa di eludere la clausola sociale mettendo a rischio centinaia di lavoratori si sbaglia di grosso. Non permetteremo che nessuno resti fuori dal processo di reinternalizzazione”. Così in una nota la segreteria regionale Slc Cgil Calabria. In Calabria interessate oltre 150 persone tra i lavoratori di Comdata a Rende ed i lavoratori di AroTek a Crotone.
Lo scorso 9 luglio – si afferma ancora nella nota – si è inoltre riunito in assemblea il Coordinamento unitario delle Rsu della commessa Inps, congiuntamente alle segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, che ha condiviso pienamente la preoccupazione per la gestione dell’intera operazione da parte dell’Inps. “Una gestione fatta di personalismi e populismo ma che ad oggi non ha ancora data una sola risposta alle preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti”.
Il coordinamento e le segreterie ribadiscono – è scritto ancora – che “l’unica soluzione possibile sia l’applicazione della clausola sociale secondo le regole recepite nel Ccnl delle Telecomunicazioni; respingono la scelta aziendale di lasciare fuori dal perimetro dell’internalizzazione le lavoratrici ed i lavoratori addetti anche alla commessa Ader ma prevalentemente focalizzati sulla commessa Inps; condanna la scelta della Consip di continuare ad aggiudicare commesse pubbliche a cooperative sociali che costituiscono un elemento di dumping salariale e normativo. Questa posizione verrà ribadita con forza già a partire dalla prossima settimana alla Presidenza della Commissione Lavoro della Camera che ha preannunciato la convocazione dei sindacati.
L’internalizzazione – evidenziano ancora i sindacati – deve essere un percorso acquisitivo per tutti i lavoratori non una bandiera propagandistica”. Per rafforzare le giuste rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori è stato proclamato un pacchetto di scioperi così articolato: 2 ore di sciopero ad inizio turno per tutti i lavoratori adibiti alla commessa Inps sia nell’appalto diretto che nei subappalti per il 12 luglio 2021;
2 ore di sciopero ad inizio turno per tutti i lavoratori adibiti alla commessa Inps sia nell’appalto diretto che nei subappalti per il 15 luglio 2021; 2 ore di sciopero ad inizio turno per tutti i lavoratori adibiti alla commessa Inps sia nell’appalto diretto che nei subappalti per il 27 luglio 2021; una ulteriore giornata di sciopero intero turno di lavoro – conclude la nota – da collocarsi entro il mese di luglio 2021 a seguito dell’esito dell’incontro con la Commissione Lavoro a supporto della modifica della Legge di internalizzazione e una manifestazione nazionale di tutti i lavoratori interessati da organizzarsi entro il mese di settembre.