Rende (CS) – Con l’avvio del nuovo anno accademico le lezioni all’Università della Calabria torneranno prevalentemente in presenza, nell’assoluto rispetto dei protocolli di sicurezza anti Covid. Il ricorso alla didattica doppia sarà previsto solo nei pochi casi in cui non siano disponibili aule abbastanza ampie da accogliere in sicurezza tutti gli iscritti al corso.
È l’indirizzo approvato ieri (20 luglio 2021) dal Senato Accademico dell’ateneo, che ha condiviso la proposta avanzata dalla governance e dalla Commissione didattica, in linea con le indicazioni del ministro dell’Università e con l’orientamento espresso dal Coruc nell’ultima seduta.
Il nuovo piano di organizzazione della didattica richiederà uno sforzo importante da parte dell’ateneo, per garantire il distanziamento interpersonale che comporta una riduzione del 50% della capienza delle aule.
La proposta, approvata dal Senato Accademico dell’ateneo, prevede quindi la ripresa in presenza per tutti i corsi di studio. Per i pochi corsi con un numero di iscritti così alto da superare i posti disponibili, le lezioni saranno erogate in modalità doppia: in presenza (con prenotazione del posto) e on line (con diretta streaming dalla stessa aula o con lezione autonoma, sempre a distanza, a cura di un altro docente).
Per tutti gli altri corsi le lezioni si terranno in presenza, utilizzando le aule più capienti dell’ateneo e programmando le attività didattiche fino al sabato mattina, per consentire a tutti gli iscritti di poter frequentare in sicurezza. Laddove le aule risultino insufficienti, si farà ricorso all’on line solo per una piccola parte delle ore di insegnamento settimanale.
Per l’accesso alle aule sarà obbligatorio il check-in tramite SmartCampus, così da consentire il tracciamento, qualora venga segnalato un caso di positività al Coronavirus. L’efficacia dell’app SmartCampus e dei protocolli di sicurezza adottati dall’ateneo è stata già confermata lo scorso autunno, quando pur in presenza di qualche positivo al Covid, non c’è stata alcuna trasmissione del virus nelle aule.
Il Senato ha raccomandato di registrare e rendere disponibili le lezioni erogate in modalità mista e on line.
Anche gli esami e le sedute di laurea da settembre si svolgeranno in presenza.
L’indirizzo approvato dal Senato rappresenta l’impianto di base della nuova organizzazione didattica per l’anno accademico 2021/2022. Il piano definitivo terrà conto anche dell’attesa decisione del governo su green pass e zone di rischio. Saranno inoltre previste, sulla base delle disposizioni governative, misure opportune per garantire il diritto allo studio a chi, nel corso dei prossimi mesi, dovesse trovarsi in quarantena o in zona rossa.
«La didattica a distanza prima, e quella mista poi, hanno permesso alle università italiane di garantire il diritto allo studio dei propri iscritti durante la pandemia. Tuttavia, è una forma di insegnamento che ha privato gli studenti della possibilità di vivere il nostro campus, che è parte fondamentale della proposta formativa che caratterizza l’Unical. L’attuale situazione ci consente di programmare un rientro in sicurezza – dice il rettore dell’Unical Nicola Leone – potendo contare su spazi adeguati, su protocolli anti Covid efficaci e sulla disponibilità dei vaccini. I docenti e il personale dell’ateneo hanno aderito massicciamente alla campagna vaccinale. Ora tocca a quegli studenti che ancora non hanno provveduto a vaccinarsi, ai quali rivolgo un appello: fatelo, per proteggere voi stessi e contribuire al raggiungimento dell’immunità di gregge. Oggi tutti hanno facile accesso alla campagna vaccinale grazie agli open day e alle prenotazioni rapide sulla piattaforma. È indispensabile per tutelare la salute di tutti. I nuovi dati dell’Istituto Superiore di Sanità sull’efficacia della vaccinazione, infatti, mostrano che il rischio di ospedalizzazione è ridotto del 95% rispetto ai non vaccinati e chi ha ricevuto entrambe le dosi è protetto al 90% dall’infezione».
«L’attuazione del piano – ha concluso il Rettore – richiede un grande sforzo da parte dei docenti e del personale, ma la straordinarietà della situazione lo impone. È nostro dovere garantire una didattica di qualità agli studenti e ci riusciremo con la collaborazione di tutti».