“Oggi nella giornata che ricorda che ricorda al mondo la malattia di Alzheimer e i suoi oltre 40 milioni di vittime voglio sottolineare l’importanza della ricerca, dell’assistenza ai pazienti e il sostegno ai familiari come armi indispensabili per dare risposte concrete al quotidiano e la speranza di un futuro di forte contrasto ad una delle malattie più devastanti per il paziente, la famiglia e la società”. Amalia Bruni, direttrice del Centro di Neurogenetica di Lamezia Terme e candidata per il Centrosinistra alla guida della Calabria affida a una riflessione il suo pensiero su questa malattia così devastante.
“La pandemia Covid ha determinato tanti morti soprattutto tra i nostri pazienti fragili e in ogni caso aggravato i loro sintomi e lo stress già alto dei loro familiari. La ripartenza verso verso una qualità di vita possibile è ancora lontana e per alcune aree del Paese, inesistente. La speranza di farmaci più efficaci rispetto agli attuali ancora non è completamente realizzata. Per questo è necessario l’impegno incessante e contemporaneo dei Governi e delle Istituzioni, degli enti di ricerca, delle Società scientifiche, delle Associazioni dei familiari e della collettività tutta verso una prevenzione possibile, una diagnosi precoce e tempestiva, strategie terapeutiche e percorsi socio assistenziali dedicati e personalizzati, al fine di sviluppare e permettere alle persone con malattia di Alzheimer, in ogni regione del mondo e in ogni area del Paese Italia, la migliore qualità della vita. E infatti nelle altre regioni e in tante altre parti del mondo utilizzano protocolli e misure nate all’interno del nostro Centro di Neurogenetica di Lamezia. Solo in Calabria, una Regione gestita con incapacità, indifferenza e incompetenza giacciono ancora nei cassetti a distanza di anni. Noi dobbiamo cambiare questa tendenza e essere al passo con il resto d’Italia. Infine un appello, sosteniamo tutti la ricerca, quella vera non ha colori politici, solo la ricerca potrà salvare l’umanità dai grandi pericoli che incombono su di noi nei prossimi anni”- conclude Amalia Bruni.