Paola (CS) – “Ringrazia a diu ca ancora si vivu. Vivu nun ci rimani”. Questa sarebbe la frase che in dialetto paolano “un giovane e corpulento signore, che aveva per mano un bambino, a meno di un metro da un vigile urbano” ha rivolto ieri sera a Carlo Tansi mentre il leader di “Tesoro Calabria” stava tenendo un comizio, a Paola in Piazza 4 novembre, facendo nomi e cognomi, sulle solite famiglie di ndrangheta che opprimono la Calabria. A far sapere del fatto è stata Elisa Selvaggi, addetto stampa di Tansi, che ha pure reso noto che il fatto è stato immediatamente denunciato all’autorità giudiziaria.
A stretto giro Amalia Bruni, candidata per il Centrosinistra alla guida della Regione, ha espresso la sua solidarietà a Carlo Tansi. ” La battaglia politica può essere dura, aspra ma mai deve superare i toni della civiltà. La politica è fatta di mediazioni, di confronto, di dialogo, le intimidazioni e le minacce fanno parte di un’altra cosa che spero le Forze dell’Ordine chiariranno quanto prima. Carlo Tansi è una persona perbene che porta avanti le sue battaglie con coraggio e dignità mettendoci la sua faccia. Noi non ci faremo intimorire da nessuno perché dobbiamo cambiare questa regione per far nascere la Nuova Calabria”.