Catanzaro – È stato emesso oggi dalla Corte d’Appello di Catanzaro (Di Girolamo, Scuteri, Maiore), il dispositivo d’Appello relativo agli imputati giudicati con rito ordinario nel procedimento penale di criminalità organizzata nato dall’operazione “Dioniso”. I giudici hanno confermato la condanna a 13 anni e 4 mesi per Peppino Festante e Roberto De Fazio. La Corte, in riforma della sentenza di primo grado, ha assolto Antonio Gatto, già assolto dal reato associativo, e condannato in primo grado alla pena di 4 anni e 6 mesi, perché il fatto non sussiste in relazione al capo 332, e perché il fatto non costituisce reato in relazione al capo 333 (difeso dall’Avv. Salvatore Cerra).
Assolti, inoltre, anche Angela Gatto, dal reato di cui al capo 332 e condannata in primo grado a 2 anni e 6 mesi, perché il fatto non sussiste (difesa dall’Avv. Antonio Larussa); Franco Franceschi, condannato in primo grado a 2 anni e 6 mesi, dal reato di cui al capo 277, perché il fatto non sussiste (difeso dall’Avv. Paola Bilotti).
Il processo era scaturito dall’operazione che ha portato all’arresto, nel gennaio 2017, di persone considerate affiliate alla cosca lametina dei Cerra-Torcasio-Gualtieri e che, secondo l’accusa, avrebbero controllato lo spaccio in tre piazze: la “Trempa”, la zona di Capizzaglie e “Ciampa di Cavallo”. Quaranta, invece, gli imputati che avevano scelto il processo con rito abbreviato.