In provincia di Reggio Calabria è stato denunciato, per frode aggravata in commercio, il rappresentante di due ditte di liquori, poiché vendeva come liquori alla “Liquirizia di Calabria” prodotti realizzati senza l’utilizzo della suddetta DOP.
Sequestrate 321 bottiglie (274,5 litri) di liquore per mancanza di tracciabilità. Altresì, presso un’altra ditta dedita al commercio di liquori, veniva elevata sanzione amministrativa per l’utilizzo della denominazione “Liquirizia di Calabria DOP”, senza averne la prevista autorizzazione;
Mentre in provincia di Torino, è stato diffidato il responsabile di un caseificio per avere indebitamente evocato nelle proprie produzioni casearie le DOP “Caciocavallo Silano” e “Mozzarella di Bufala Campana”. I controlli sono stati svolti dai Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare (R.A.C.) di Messina, Roma, Torino, Salerno e Parma presso aziende agricole, caseifici, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, salumifici, liquorifici e frantoi.