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giovedì, 14 Novembre, 2024
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Epatite acuta bambini, Pregliasco: Complice isolamento sociale per pandemia maggiori infezioni da adenovirus

“Rispetto alle nuove epatiti” acute con origine misteriosa segnalate nei bambini, il virologo dell’università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco esclude “sicuramente” l’idea di un legame con il vaccino anti-Covid. Invece, spiega l’esperto all’Adnkronos Salute, “concordo con l’ipotesi che”, complice l’isolamento sociale imposto dalle restrizioni adottate per il contenimento della pandemia, “ci possa essere stato un abbassamento delle difese, con una quota maggiore di infezioni da adenovirus che prima risultavano più diluite. Un po’ come è successo lo scorso novembre con l’epidemia di virus respiratorio sinciziale” nei più piccoli. Ma potrebbe avere un ruolo anche Sars-CoV-2? “E’ possibile, come coinfezione o infezione precedente”, ragiona Pregliasco, mentre gli specialisti internazionali sono al lavoro per capire le cause di queste forme gravi.

A chiamare in causa l’isolamento sociale è stato un articolo pubblicato su ‘Eurosurveillance’ e rimbalzato sui media inglesi. “Un’eziologia infettiva è considerata più probabile – spiegano gli autori – date le caratteristiche epidemiologiche e cliniche” delle forme osservate.

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“Al momento della pubblicazione le principali ipotesi si concentrano sull’adenovirus, o su una nuova variante” di questo patogeno, “con una sindrome clinica distinta” da quelle tradizionalmente note, “o su una variante che circola regolarmente e che ha un impatto più grave sui bambini più piccoli immunologicamente naïve”, considerando che “l’infezione da adenovirus come causa di epatite grave è rara nei bambini immunocompetenti”.

“Quest’ultimo scenario – si legge – potrebbe essere il risultato di una ristretta ‘mescolanza’ sociale durante la pandemia di Covid-19”. Poi ci sono “altre cause infettive ancora in fase di studio”, che “includono l’aumento della gravità della malattia in seguito all’infezione da Omicron 2, o l’infezione da una variante di Sars-CoV-2 non ancora caratterizzata”. I firmatari precisano che “nessuno dei bambini” colpiti dalle nuove epatiti fino a quel momento “era stato vaccinato contro Covid-19”. Infine, “anche un virus nuovo o non ancora rilevato può essere escluso per ora”.

COSA SONO GLI ADENOVIRUS (Fonte: Istituto superiore di sanità)
Gli adenovirus costituiscono una famiglia di virus a DNA di cui si conoscono almeno 100 diversi sierotipi, la metà dei quali in grado di causare infezione nell’uomo. Sulla base delle differenze delle sequenze del DNA si distinguono 7 sottogruppi, definiti con le lettere da A a G. Diffusi a livello globale, gli adenovirus sono resistenti nell’ambiente e possono essere facilmente trasmessi da persona a persona mediante goccioline di saliva o secrezioni disperse nell’aria tramite tosse e starnuti o tramite l’ingestione di alimenti contaminati con liquidi corporei.

Sono a maggiore rischio di contagio i bambini che passano molto tempo in ambienti affollati (asili, scuole) e il personale militare che vive a stretto contatto.
In virtù della loro moderata capacità di provocare danni (patogenicità) e della efficace risposta immunitaria da parte dell’organismo, le infezioni da adenovirus hanno una durata limitata nel tempo con rarissime complicazioni, nella maggior parte dei casi in persone che hanno il sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) compromesso (immunodepressione).

Gli organi maggiormente interessati dall’infezione sono:
apparato respiratorio (mucosa nasale, faringe, laringe e trachea-bronchi)
sistema digerente (stomaco e intestino)
congiuntiva dell’occhio
vie urinarie
Raramente accertate (diagnosticate), le infezioni vengono efficacemente curate con farmaci anti-infiammatori.

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