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venerdì, 29 Novembre, 2024
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Il ministro per le Disabilità Stefani ha incontrato in Regione le associazioni del Terzo settore della Calabria

Catanzaro – “La legge delega ha dei principi base che poi andremo adesso ad attuare con i decreti legislativi. In primis, diamo attuazione, forse per la prima volta su alcuni principi, alla Convenzione Onu: stiamo parlando di una convenzione del 2006 che ancora oggi risulta inattuata e che noi, per la prima volta, attueremo proprio con questa legge”. Così il ministro per le Disabilità, Erika Stefani, parlando con i giornalisti nella sede della Regione Calabria a Catanzaro, a margine di un incontro con le associazioni e le organizzazioni del terzo settore.

“Tra le varie misure – ha proseguito Stefani – c’è a esempio la previsione della formazione dei nuclei di valutazione multidimensionale, multidisciplinare, per costruire intorno alla persona il suo progetto di vita e concordandolo con la persona, e creare il contenitore dove si incontrano tutti gli attori del mondo della disabilità: la persona con disabilità al centro, la sua famiglia, il Comune, la Regione, le varie discipline che riguardano la valutazione di quella disabilità e il terzo settore, così creiamo la collaborazione tra tutti gli attori. Occorre davvero creare – ha concluso il ministro – una grande rete per dare risposte alla disabilità”. “Questa mia visita in Calabria- ha specificato – è anzitutto un contatto delle istituzioni con il territorio, perché occorre conoscere il territorio per elaborare delle soluzioni”.

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Stefani, accompagnata dall’assessore regionale alle Politiche sociali, Tilde Minasi, e dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha fatto il punto sulle politiche governative in tema di disabilità. “Il principio cardine al quale ci siamo ispirati in tutto il nostro lavoro – ha riferito Stefani parlando con i giornalisti – è quello di elaborare insieme con le associazioni, con le persone con disabilità tutte le progettualità e le iniziative. Non vengono soltanto sentite, ma devono collaborare per costruire. E poi è un grande segnale, anche in questo territorio, insieme alla Regione di raccogliere la sfida del futuro, la sfida – ha spiegato il ministro per le Disabilità – di dare delle risposte vere alle grandi esigenze delle persone con disabilità”.

Stefani ha affrontato anche il tema dell’inclusione sociale dei bambini e dei ragazzi disabili: “Il ministero dell’Istruzione, che è stato attenzionato sui temi relativi all’inclusione scolastica, ha dato riscontro a quella che è una forte richiesta da parte soprattutto delle famiglie. In primis occorre avere un numero adeguato di insegnanti di sostegno, insegnanti di sostegno con una formazione adeguata, e occorre assicurare la continuità didattica senza dover trovare ogni anno ragazzi spaesati perché cambia l’insegnante. Il ministero dell’Istruzione – ha sostenuto il ministro per le Disabilità – ci ha dato garanzie per intraprendere un percorso più lineare, adesso aumenterà anche il numero degli insegnanti di sostegno, anche perché c’è tanta richiesta. Stanno aumentando anche i numeri, perché ci sono sempre più ragazzi e alunni certificati all’interno della scuola, questo perché stanno andando a scuola e hanno bisogno della scuola, che oggi è uno dei principali contenitori in cui si riesce a fare inclusione sociale e la vita con gli altri compagni. Occorre anche pensare a dopo la scuola. Ci sono tante tematiche che stiamo cercando di affrontare in assoluto raccordo con le Regioni, perché – ha rimarcato il ministro – c’è una forte competenza regionale su molti temi e abbiamo bisogno di loro”.

Al centro dell’incontro con le associazioni calabresi anche il tema degli investimenti: “Le risorse che sono state stanziate – ha ricordato Stefani – ci sono. Intanto, un aumento del fondo non autosufficienza: arriverà nel 2025 a quasi un miliardo, e di questo miliardo annuale metà è destinata alla disabilità. Vi sono dei fondi poi che abbiamo previsto, prima nel Decreto Sostegni e poi nella legge di bilancio, per permettere di fare progettualità anche a livello regionale, dal turismo accessibile ai parchi giochi accessibili allo sport, fondi che sono stati già ripartiti e che abbiamo previsto anche per la Regione Calabria. Altre misure variamente dislocate, e poi c’è il Pnrr, che prevede a livello trasversale quasi 6 miliardi che andranno a ricadere sul mondo delle disabilità in termini di servizi. Molti bandi sono già in opera presso il ministero del lavoro e – ha concluso il ministro per le Disabilità – spero che grazie a questa progettualità potremmo veramente fare una valutazione tra 5 anni”.

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