x

x

venerdì, 29 Novembre, 2024
HomeAttualitàCuore controllato con un microchip a 1000 km di distanza: il paziente...

Cuore controllato con un microchip a 1000 km di distanza: il paziente vive in Calabria

Un dispositivo di 14 millimetri di diametro impiantato in un ramo dell’arteria polmonare di un paziente residente a oltre mille chilometri di distanza. È la soluzione che permette ai cardiologi dell’ospedale Niguarda di Milano di tenere sotto controllo giorno per giorno i valori di pressione polmonare di un paziente di 42 anni che abita in Calabria.

Il device è più piccolo di una moneta da 10 centesimi e si aggancia alle reti wi-fi circostanti o alla connessione dello smartphone per trasmettere i dati necessari per il monitoraggio a distanza. “Il paziente è in cura a Niguarda dalla fine del 2021 per una cardiomiopatia dilatativa ed è stato messo in lista per trapianto cardiaco. Non se ne parla molto, ma questa condizione, lo scompenso cardiaco, interessa più di 1,2 milioni di italiani e ogni anno porta a 200.000 ricoveri in tutto il Paese – spiega Andrea Garascia, direttore del reparto di Cardiologia 2 – Un monitoraggio continuo e attento dei pazienti è la strada migliore per giocare d’anticipo ed evitare la fase acuta che porta a repentini peggioramenti con conseguenti accessi al pronto soccorso e ricoveri. Per questo motivo, vista anche l’area di residenza del paziente, il monitoraggio a distanza della pressione polmonare ci è sembrata la soluzione migliore per tenere sotto controllo la situazione con continuità.

Slide
Slide
Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Eventuali anomalie registrate ci consentono di aggiustare il piano terapeutico, con l’obiettivo di tenere sotto controllo lo scompenso cardiaco e arrivare nelle migliori condizioni al trapianto di cuore”. Il dispositivo grazie alle dimensioni contenute è stato impiantato con una procedura mininvasiva, veloce e in anestesia locale. “Una piccola puntura a livello della vena femorale ci ha permesso di raggiungere l’arteria polmonare dove il device viene rilasciato in un piccolo ramo terminale e si aggancia stabilmente come micro-rilevatore della pressione polmonare – prosegue Garascia – Il tutto si è completato nell’arco di 30-45 minuti e con il dispositivo in sede viene subito testata la funzionalità e la capacità di trasmissione dati”.

FonteAnsa

SEGUICI SUI SOCIAL

142,034FansLike
6,832FollowersFollow
380FollowersFollow

spot_img

ULTIME NOTIZIE