Scene da Far West sul Lungomare di Reggio Calabria. Schiaffi, pugni, calci, botte e sedie che volano: questo lo scenario che ha visto protagonista, suo malgrado, un giovane accerchiato da una decina di suoi coetanei. Inutili i tentativi di richiesta di “tregua” del malcapitato, vittima dell’ennesimo episodio di violenza del fine settimana tra giovanissimi.
Ferma la condanna del sindaco sospeso di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che ha anche pubblicato il video del pestaggio in un post su Facebook: “Il nostro Lungomare in questi giorni – scrive – è teatro di tante iniziative ed eventi, concerti, momenti di svago e di divertimento. Eppure c’è chi sembra non gradire e preferisce trascorrere il tempo in questo modo. Scene già viste purtroppo, evidentemente i messaggi educativi non bastano mai. Ho sempre sostenuto che il compito delle istituzioni ed in generale delle agenzie educative sia quello di capire – prosegue – i motivi di questi episodi, di comprendere il disagio profondo che vi si nasconde. Ma a volte c’è poco da capire: evidentemente c’è chi, seppur giovanissimo, SCEGLIE proprio di esprimersi in questo modo barbaro, attraverso la violenza. Questa non è la nostra città, non è la Reggio che conosciamo. Non è quella Reggio inclusiva, tollerante, quella Reggio del dialogo e del rispetto delle regole, per la quale lavoriamo ormai da tanti anni.”
“Non dite – conclude – che ci vogliono le telecamere o i controlli, perché qui è esclusivamente una questione di EDUCAZIONE. Ai ragazzi protagonisti di questo video vorrei dire VERGOGNA, perché quella che si vede non è semplicemente una rissa, ma un vero e proprio PESTAGGIO, tutti contro uno. E allora più che ai ragazzi io mi rivolgerei ai loro genitori: se io riconoscessi mio figlio in quelle immagini non ci penserei due volte ad accompagnarlo in Questura.”