Tra le regioni con i maggiori aumenti per la drammatica piaga degli incidenti mortali sul lavoro, si segnalano la Calabria e la Toscana (+9 casi mortali ciascuna), la Sicilia (+6) e la Valle d’Aosta (+4). Dall’analisi territoriale emerge un incremento di nove casi mortali nelle isole (da 50 a 59) e un decremento di 69 casi al Sud (da 211 a 142), di 15 nel Nord-Est (da 167 a 152), di 12 nel Nord-Ovest (da 194 a 182) e di otto al Centro (da 150 a 142).
I maggiori decrementi, invece, sono in Campania (-29), Abruzzo (-19) e Puglia (-18). Il calo rilevato tra i primi otto mesi del 2021 e del 2022 è legato sia alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 694 a 608, sia a quella femminile che passa da 78 a 69 decessi.
In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 663 a 549 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 24 a 37) e degli extracomunitari (da 85 a 91). Dall’analisi per classi di età, da segnalare l’incremento dei casi mortali tra i 25-44enni (da 155 a 191 casi) e il decremento tra gli over 44 anni (da 587 a 454).