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venerdì, 20 Settembre, 2024
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Sanità, terremoto giudiziario in Regione Basilicata: arresti e oltre 100 indagati, capogruppo Forza Italia in manette

Terremoto in Regione Basilicata per il coinvolgimento di numerosi amministratori nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sulla sanità regionale. Il presidente Vito Bardi (Forza Italia) è indagato a piede libero, non raggiunto da misure cautelari. Eseguite, invece, misure nei confronti di altri amministratori. Gli indagati sono varie decine, ci sono anche arresti. Le persone coinvolte nelle indagini sarebbero oltre cento: tra i reati ipotizzati ci sono quelli di corruzione, induzione indebita e tentata concussione, oltre ad altri reati contro la pubblica amministrazione.

Una perquisizione è stata eseguita nell’ufficio di Bardi presso la Regione, con acquisizione di dispositivi. Il coinvolgimento del governatore lucano era già emerso diversi mesi fa quando si era appreso di una proroga delle indagini preliminari dell’autorità giudiziaria potentina sul filone dei tamponi effettuati ai vertici della Regione Basilicata in un periodo in cui i test diagnostici processati erano molto pochi, a marzo del 2020.

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Nell’inchiesta, oltre a Bardi sono indagati anche gli assessori Francesco Fanelli (ex all’agricoltura, ora alla sanità) e Donatella Merra (infrastrutture), entrambi della Lega, e Gianni Rosa, eletto al Senato con Fratelli d’Italia alle Politiche dello scorso 25 settembre. Rosa è stato assessore all’ambiente della Regione Basilicata dalla primavera del 2019 allo scorso mese di febbraio. L’operazione ha portato in carcere il capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale lucano, Francesco Piro (candidato alle Politiche del 25 settembre scorso), mentre è agli arresti domiciliari la sindaca di Lagonegro (Potenza), Maria Di Lascio.

Francesco Piro (nella foto), il capogruppo di Forza Italia arrestato stamani, aveva “relazioni con esponenti della locale criminalità organizzata”. Secondo la Dda di Potenza, “non di rado per raggiungere proprie finalità personali, politiche ed elettorali, e a scopo intimidatorio, ostentava ai suoi interlocutori i suoi asseriti collegamenti con contesti criminali calabresi”.

Il neo-senatore Rosa è indagato per abuso d’ufficio in concorso con il governatore Vito Bardi e gli altri quattro assessori lucani in carica nell’aprile del 2020 (Fanelli, Leone, Cupparo e Merra) per una vicenda che riguarda “un disegno criminoso” volto- è scritto nelle carte dell’inchiesta – alla “eliminazione” di Massimo Barresi, all’epoca dei fatti direttore generale dell’ospedale San Carlo di Potenza, “e al suo conseguente licenziamento”. Barresi è poi decaduto dall’incarico il 6 agosto 2020 dopo una sentenza del Tar per la Basilicata e il giorno dopo, il 7 agosto 2020, la giunta lucana nominò commissario del San Carlo Giuseppe Spera (attuale direttore generale) nei cui confronti oggi è stato disposto il divieto di dimora nel capoluogo lucano e la misura interdittiva all’esercizio di funzioni pubbliche.

Nell’inchiesta c’è anche la gestione, nel primo periodo della pandemia, dei kit tampone. In particolare, secondo la ricostruzione della Procura, “esponenti dell’amministrazione regionale, a differenza degli altri comuni cittadini, accedevano a controlli Covid in assenza dei rigidi presupposti all’epoca richiesti dalla normativa”.

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