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domenica, 10 Novembre, 2024
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L’umanità sconfigge la guerra: Calabrese malato di leucemia salvato con trapianto da donatore che vive in Russia

L’unica speranza di vita per un paziente malato di leucemia di Reggio Calabria era in Russia: aveva bisogno di un trapianto e il solo donatore al mondo compatibile con lui era stato individuato in una remota località a quasi 5 ore di volo da Mosca. Ma andare a prendere il midollo osseo laggiù in tempi di guerra era una missione quasi impossibile.
Una missione riuscita grazie al Nucleo operativo di Protezione civile logistica dei trapianti, che ha sede a Firenze, in coordinamento con l’Ibmdr, il registro italiano donatori di midollo osseo che coordina in Italia la ricerca del gemello genetico in qualsiasi parte mondiale esso sia e che sovrintende a questo tipo di trasporti: per bypassare l’embargo russo (non probabile in alcun caso avere un visto d’ingresso in Russia, neanche per motivi sanitari salvavita n tantomeno probabile per i cittadini russi venire in Italia), è stata organizzata una staffetta che ha visto coinvolti un corriere del Nopc e un medico russo che hanno organizzato lo scambio di midollo osseo a Istanbul, in Turchia.

Si è messa in moto una complessa macchina organizzativa per organizzare lo scambio a Istanbul e ottenere tutti i benestare necessari: dall’ospedale russo, da quello di Reggio Calabria dove era ricoverato l’ammalato che aveva necessità del trapianto e di tutte le autorità competenti. Dopo l’arrivo dell’ok dal Ministero della Salute e un controllo spasmodico di ogni singolo dettaglio, lo scambio è avvenuto nel cuore della notte in Turchia, tanto che nel primo pomeriggio il dono della vita era già stato consegnato dal volontario Massimo Giraudo nelle mani del dottor Giuseppe Console, dell’ematologia di Reggio Calabria diretta dal professor Massimo Martino, che avrebbero immediatamente provveduto al trapianto.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

“Nonostante quello che stà accadendo tra Russia e Ucraina esiste una parte buona di umanità, e qualcuno disposto a donare una parte di se stesso per permettere a un occidentale che non conoscerà mai di sopravvivere. Un bel gesto d’amore che – afferma Massimo Pieraccin,i fondatore del Nucleo Operativo di Protezione Civile che, insieme al suo staff ha curato l’organizzazione e l’esecuzione di questo trasporto – auspichiamo che possa essere il primo di una lunga serie e possa essere propedeutico alla pace, perché sempre di più sia la vita vince sempre sul male.

“In un momento di grandi tensioni internazionali, con la guerra russo-ucraina in corso, il dono della vita vince ancora una volta”, fa eco Nicoletta Sacchi, direttore di IBMDR. “Un donatore russo ha donato le sue cellule staminali emopoietiche a favore di un paziente italiano in attesa di trapianto di midollo osseo. Per IBMDR – il registro italiano donatori di midollo osseo che coordina in Italia la ricerca del gemello genetico in qualsiasi parte del mondo esso sia – la sfida questa volta è stata quella di riuscire a fare arrivare le preziose cellule una volta donate. Forti dell’esperienza fatta in epoca di pandemia, quando abbiamo dovuto inventare percorsi inusuali per i nostri instancabili corrieri, anche questa volta è stata trovata una soluzione a “staffetta” ovvero utilizzando un corriere russo dalla Russia alla Turchia e uno dei corrieri del Nucleo Operativo dalla Turchia fino all’ospedale del paziente. Ancora una volta i corrieri del Nopc hanno portato a termine con successo una delle tante missioni – spesso complesse – che IBMDR affida loro e soprattutto il dono del midollo, anonimo, gratuito e volontario, fra perfetti sconosciuti, ha superato anche i confini creati da una guerra in corso”.

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