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martedì, 26 Novembre, 2024
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L’analisi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sul terremoto che ha scosso la Calabria

Alle ore 00:44 italiane del 13 ottobre 2022 un evento sismico di magnitudo Ml 4.4 (Mw 4.3) è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nei pressi della costa ionica catanzarese, 11 Km a Sud di Catanzaro ad una profondità di 36 chilometri.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

L’evento è stato localizzato lungo la costa catanzarese nelle vicinanze dei comuni di Stalettì, San Floro, Borgia, Squillace. Nella successiva tabella sono elencati i comuni con una distanza inferiore a 15 km dall’epicentro.

L’area interessata dall’evento sismico di questa notte è considerata a pericolosità sismica molto alta, come è mostrato dal modello di pericolosità per il territorio nazionale.

Per quanto riguarda la sismicità storica dell’area l’evento odierno è circondato da diversi terremoti di elevata magnitudo. Dalla mappa dei terremoti del passato estratti dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15) si evidenziano come eventi significativi i terremoti del 27 marzo 1638 (Mw 7.1), del 8 giugno 1638 (Mw 6.8), del 8 marzo 1832 (Mw 6.7) e gli eventi a Ovest-NordOvest del 1854 e 1870 di magnitudo Mw 6.3 e Mw 6.2 rispettivamente.
La zona è stata anche gravemente colpita dalla lunga sequenza di terremoti che nel 1783 per alcuni mesi interessò quasi tutta la Calabria, da Sud a Nord ed in particolare da quello del 28 marzo causò danni fino al grado VIII della scala MCS ad Albi (CZ).
Il terremoto avvenuto oggi, secondo i dati accelerometrici disponibili al momento, ha fatto registrare accelerazioni che corrispondono ad un’intensità strumentale su terreno roccioso tra il IV ed il V grado della scala MCS. La relativamente elevata profondità ha fatto sì che l’area del risentimento abbia coperto un’ampia regione, raggiungendo, ad esempio, Messina.

Vista la profondità dell’evento ed il meccanismo focale di tipo compressivo, il terremoto odierno è compatibile con il contesto della zona di subduzione dell’arco calabro. Un post di approfondimento geologico su questo tema è stato pubblicato in occasione del terremoto di magnitudo Mw 4.0, avvenuto il 7 ottobre 2019 circa 20 km a Nord Ovest rispetto all’evento odierno.
La subduzione è un processo che si instaura lungo il margine tra due placche che convergono, per cui una delle due scorre sotto l’altra, sprofondando nel mantello sottostante. La subduzione dell’Arco Calabro è il risultato della convergenza tra la placca euroasiatica -a nord- e la placca africana – a sud. Le misure geodetiche confermano che questo movimento relativo avviene ad una velocità di alcuni millimetri ogni anno.

(Fonte Ingv)

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