Sciopero per 230 dipendenti delle autolinee Romano che lamentano il ritardo degli stipendi. La protesta è iniziata già ieri davanti la sede di Crotone ed è proseguita oggi con adesione massiccia di tutti i dipendenti: bloccati infatti oltre ai servizi di trasporto locale anche le attività di segreteria e quelle di biglietteria. Registrati disagi in tutta la regione per lavoratori e studenti.
L’azienda, in una comunicazione ai Sindaci, alla Regione ed alla Prefettura, aveva riferito di “registrare ogni mese che le prestazioni rese costano più di quanto le tariffe e i corrispettivi consentono di recuperare. L’aumento del costo del gasolio e dei servizi necessari per lo svolgimento dei servizi rende totalmente insufficienti i corrispettivi che vengono incassati per il trasporto pubblico locale e che le risorse disponibili non consentono il completo pagamento delle retribuzioni”. Dal loro canto i lavoratori sono “preoccupati, per il mancato pagamento di metà degli stipendi, ma anche per la tenuta dell’azienda in prospettiva futura. Quanto ci è stato comunicato è allarmante. Ora le istituzioni ci tutelino”.
Sulla vicenda anche i Consiglieri del Comune di Crotone Marisa Luana Cavallo e Enrico Pedace hanno comunicato quanto segue: “Esprimiamo solidarietà ai lavoratori del Gruppo Romano ed ai cittadini, soprattutto ai lavoratori e studenti pendolari, che oggi non hanno potuto usufruire del servizio di trasporto pubblico, dopo lo sciopero proclamato dagli autisti. Ma non potevano fare altrimenti i lavoratori di Romano, che ormai da tempo subiscono ridimensionamenti, con conseguenti licenziamenti, ritardi nei pagamenti e continui giri di cassa integrazione. Sono stanchi di ascoltare sempre le solite risposte in cui gli alibi sono sempre i ritardi nei pagamenti da parte della Regione. Ma a subirne le conseguenze sono loro, che a fine mese si trovano a fare i conti con le proprie famiglie per poter pagare mutui, bollette e per poter garantire una vita dignitosa ai propri figli. Il personale è ridotto all’osso per via della dismissione delle tratte fuori regione, gestite ormai da altre ditte. Auspichiamo un intervento da parte delle istituzioni competenti, affinché i lavoratori del Gruppo Romano possano riprendere con serenità il proprio lavoro, ma soprattutto per evitare che vadano persi altri posti di lavoro”.