La Polizia di Stato, già dalle primissime ore del mattino, sta eseguendo una vasta operazione antidroga tra le città di Perugia, Salerno e Trapani. Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e detenzione di armi e munizionamento.
L’operazione “Acheron”, sta coinvolgendo centinaia di poliziotti delle squadre mobili e delle unità cinofile, impegnati in decine di arresti e perquisizioni della polizia di Stato tra le province di Trapani, e Reggio Calabria. Nel Salernitano, invece, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 20 individui per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti nonché per diversi episodi di detenzione, cessione e vendita di sostanze stupefacenti. In Umbria, infine, eseguite 15 misure cautelari tra Foligno, Spoleto e Terni.
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno documentato l’attività di due distinte organizzazioni criminali, tra loro collegate, operanti a Trapani e provincia, in grado di garantire il funzionamento di numerose piazze di spaccio ubicate in sia nel Capoluogo che a Marsala. Un primo gruppo, facente capo ai componenti di una nota famiglia criminale trapanese, il secondo, invece, on elemento di vertice il figlio di un esponente della famiglia mafiosa di Paceco e tra gli aderenti un condannato affiliato a Cosa nostra, si occupava dell’approvvigionamento delle sostanze, attraverso la raccolta del denaro, l’organizzazione dei viaggi da e per la Calabria e il mantenimento dei rapporti con esponenti vicini alle ‘ndrine attivi nel rosarnese. Sequestrati oltre 40 kg di droga, 35 chili di hashish e 5 di cocaina. Come reazione a tale sequestro, alcuni elementi di spicco dell’organizzazione avevano ipotizzato di creare una sorta di cartello, per far lievitare il prezzo dello stupefacente e poter risanare le perdite.