Catanzaro – “Ho dichiarato che siamo molto ansiosi di vedere questa riforma. Non abbiamo ancora un testo, quindi non possiamo dare nessun giudizio”. Così il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine di un incontro alla Regione Calabria, con riferimento alla riforma fiscale. “Noi – ha aggiunto Bonomi – ci aspettiamo una riforma organica, lo dichiariamo da tempo, una riforma del fisco ha senso se è organica. E se parliamo di fisco di impresa noi pensiamo che sia da cambiare il paradigma: cioè, non più un fisco volto solo a essere visto come gettito fiscale per lo Stato, ma un fisco amico – così è stato dichiarato – delle imprese, di chi vuole fare, che premi chi investe, che premi chi capitalizza le proprie imprese. Se invece – ha evidenziato il presidente di Confindustria – si pensa di utilizzare il fisco di impresa come leva invece per le assunzioni, noi invece crediamo che sia un’altra la strada, che sono le decontribuzioni. Lo auspico, è stato dichiarato questo, adesso aspettiamo di vedere i testi”.
“Confindustria è stata molto chiara sull’autonomia differenziata- ha proseguito: è in Costituzione e quindi va fatta. Credo però che le 23 materie che sono state decise 22 anni fa, con tutto quello che è successo specialmente negli ultimi 3 anni dalla pandemia in poi, ci fanno ragionare che forse vanno riviste”. “Faccio un esempio: il commercio internazionale. In un momento in cui abbiamo una sfida di competitività con Stati Uniti e Cina, lo affrontiamo per singole Regioni? I grandi assi viari li affrontiamo per singole Regioni? Ho fatto l’esempio nei prossimi 18 anni per 4 mesi il Monte Bianco sarà chiuso per manutenzione: è un problema del presidente della Regione Valle d’Aosta o è un problema per tutta l’Italia? Quindi – ha proseguito il presidente di Confindustria – io credo che si possa fare una riflessione nel merito. Ribadisco: è in Costituzione e va fatta. Teniamo però conto – e su questo devo dire che il governo è intervenuto rispetto alla prima bozza – che avevamo detto che se vuoi andare sui Lep e risolvere le diseguaglianze, non puoi farlo in varianza di finanza pubblica, perché devi aiutare coloro che devono migliorare i propri livelli essenziali di prestazioni, e in effetti è stato modificato perché bisogna mettere delle risorse per consentire di lavorare sulle diseguaglianze che abbiamo in questo Paese, che – ha aggiunto Bonomi – sono evidenti”.
“Penso che il rigassificatore di Gioia Tauro – ha detto ancora Bonomi – sia un’infrastruttura strategica nazionale, perché non vorrei che, venuta meno la tensione, adesso tutti noi ci rilassiamo e poi invece ci ritroveremo magari con un altro problema”. “Teniamo conto che non era un progetto incentrato solo sul rigassificatore ma prevedeva la costruzione di una piastra del freddo che è fondamentale per un paese come l’Italia e in particolar modo per una regione della Calabria fa dell’agroalimentare uno dei suoi prodotti di punta. Io quindi – ha proseguito il presidente di Confindustria – credo che sia un progetto attuale e sul quale bisogna lavorare tutti”.