Non si attenua minimamente il dolore nella comunità di Careri dopo l’incidente, costato la vita a mamma Caterina Pipicella (39 anni) e i suoi figlioletti Giusy e Giovanni Marvelli (rispettivamente, 13 e 11 anni), nella contrada collinare Petrara, lungo la strada provinciale che da Natile di Careri si snoda fino a Bovalino e all’innesto sulla Statale 106. La tragica vicenda, nel primo pomeriggio di ieri: mamma e figli si stavano recando, secondo quanto si apprende, ad una festa di matrimonio presso un locale di Ardore quando, per cause ancora da accertare, la donna al volante, in prossimità di un semicurva, ha perso il controllo del veicolo.
L’auto, una Fiat Panda, dopo aver invaso e attraversato tutta la carreggiata opposta al senso di marcia, è finita a velocità sostenuta e dopo un volo di circa 4-5 metri, in un canalone sottostante la strada. Durante la caduta, la vettura ha poi sbattuto violentemente, sia con la parte anteriore che con la posteriore, contro un muro di cemento armato che delimita il canalone.
Sulla tragedia, così come riportato dalla “Gazzetta del Sud”, si è espresso il sindaco di Careri, Pino Pipicella. “Un’intera famiglia distrutta, mi creda la nostra comunità è devastata. Siamo tutti coinvolti, il nostro è un piccolo paese, è come se fossimo tutti parenti, stiamo vivendo un dramma atroce. In questi momenti è difficile anche tenere un filo logico. Quella strada, la Bovalino-Natile, – continua il primo cittadino – c’ero io quando siamo riusciti a farla costruire, erano gli anni ‘70 ed era l’epoca di Giacomo Mancini ministro. I tre morti di oggi vanno ad aggiungersi ad altri sette. Fanno dieci.”
