Condannati a tre anni di reclusione per il deragliamento del Frecciarossa Milano-Salerno che provocò la morte di due macchinisti e ferì 32 persone la notte tra il 5-6 febbraio 2020. È la decisione del Gup di Lodi nel processo con rito abbreviato a carico di due operai addetti alla manutenzione e dipendenti di Rfi.
Assolto il loro istruttore e rinviati a giudizio altri 5 imputati con accuse a vario titolo di omicidio plurimo colposo e disastro ferroviario che hanno scelto di essere processati con il rito ordinario. Per la sentenza in tribunale a Lodi questa mattina presente l’ex Procuratore Domenico Chiaro che, nonostante abbia lasciato l’incarico dopo sei anni e mezzo cedendo l’ufficio a Maurizio Romanelli in arrivo dalla Procura di Milano, ha voluto presenziare alla sentenza dopo aver gestito la breve istruttoria dibattimentale negli scorsi mesi e la richiesta di rinvio a giudizio.
Nell’incidente perse la vita anche il macchinista Giuseppe Cicciù, 51 anni, nato a Reggio Calabria ma residente a Cologno Monzese.