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domenica, 6 Ottobre, 2024
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Frosinone, ferito gravemente con 20 coltellate passante lo “salva”: polizia ferma 20enne calabrese

Un litigio scoppiato per futili motivi è sfociato in una violenta aggressione a colpi di coltello nella quale è stato ferito gravemente un 35enne di Caserta. Vincenzo Comune, che da qualche anno era domiciliato a Frosinone dove viveva e lavorava, è stato raggiunto da almeno 20 coltellate sferrate da un ventenne calabrese residente nel capoluogo ciociaro. L’aggressione nella notte tra domenica e lunedì nel perimetro esterno dell’antica villa comunale di Frosinone situata tra piazza De Matteis e via Marco Tullio Cicerone. A trovare il corpo agonizzante del campano è stato un passante che ha immediatamente dato l’allarme. I lamenti strazianti della vittima hanno attirato l’attenzione dell’uomo che ha chiesto l’intervento del 113. Quando il personale Ares 118 è arrivato sul posto ha trovato il 35enne in un lago di sangue e semi cosciente. Disperata la corsa verso l’ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone dove l’uomo è stato sottoposto a un delicato e lungo intervento chirurgico e dove ora lotta tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva. I colpi di coltello lo hanno attinto all’addome, al torace, alla testa, al collo e alle spalle fino a provocare la perforazione di organi importanti. Solo per un caso uno dei colpi di lama non ha reciso arterie primarie mentre il cuore è stato sfiorato da un fendente.

Le indagini coordinate dalla squadra mobile di Frosinone, diretta dal vice questore Flavio Genovesi, sono state rapidissime e serrate tanto che nel pomeriggio di ieri il presunto autore dell’agguato è stato individuato e fermato con l’accusa di tentato omicidio. Questa l’ipotesi di reato formulata dall’autorità giudiziaria, ma la posizione del ventenne potrebbe cambiare se il 35enne dovesse morire. L’efferatezza dell’aggressione e i colpi di lama, inferti con violenza e numerosi, hanno subito indirizzato gli investigatori verso le frequentazioni della vittima che potrebbe essere stata oggetto di una vendetta o di un rancore covato anche per motivi banali. Il telefono cellulare è stato sequestrato e consegnato agli esperti della Scientifica che dovranno ora analizzare il traffico in entrata ed in uscita soprattutto delle app di messaggistica vocale.

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A dare un’accelerata alle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Adolfo Coletta, sono state le immagini immortalate dalle telecamere di video sorveglianza sia pubblica che privata presenti nella zona dov’è avvenuta l’aggressione.
La risposta rapida e immediata è arrivata con il fermo del ventenne calabrese che ha ricostruito le fasi del litigio, avvenuto poco prima della mezzanotte e quindi qualche ora prima del ritrovamento del ferito. Il ragazzo però non è riuscito a fornire un movente a tanta ferocia. Come se avesse agito in preda a uno scatto d’ira profonda ma del quale non ricorda l’origine. Indagini sul caso sono ancora in corso e delle persone sono indagate con l’accusa di omicidio volontario.

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