Tragedia sfiorata, questa mattina, a Corigliano-Rossano: un uomo, dipendente dell’ex Consorzio di Bonifica dell’Alto Jonio Cosentino (ora parte del Grande Consorzio di Calabria), arrampicatosi in cima all’edificio della centrale idroelettrica del Cino, una struttura di proprietà consortile situata nella contrada Insiti, ha minacciato di darsi fuoco utilizzando una tanica di benzina e un accendino.
Le ragioni di tale gesto estremo- ricostruisce Gazzetta del sud -, sono da attribuire alla mancata percezione dello stipendio da ben 8 mesi. La protesta dell’uomo, padre di famiglia con tre figli a carico, è stata principalmente mirata alla sua precaria posizione all’interno del consorzio, essendo impiegato con un contratto a tempo determinato da ben 14 anni.
Le forze dell’ordine sono intervenute in una lunga e delicata trattativa per dissuadere l’operaio dal compiere un gesto così estremo. Alla fine l’uomo, anche grazie all’arrivo del commissario del consorzio di bonifica di Trebisacce, ha rinunciato al suo intento. Sul posto oltre ai Vigili del Fuoco e ai soccorritori, che si sono presi cura dell’uomo una volta riportato in sicurezza dopo essere sceso dal tetto, presenti anche alcuni dipendenti.