Il Segretario Generale CGIL Cosenza Massimiliano Ianni e il Segretario Generale FP CGIL Cosenza Alessandro Iuliano esprimono forte preoccupazione sulla sicurezza dei dipendenti dell’azienda Ospedaliera di Cosenza. “Nonostante le continue segnalazioni della Fp CGIL di Cosenza che non hanno avuto nessun riscontro- si legge in una nota – registriamo in diverse unità operative che il personale sanitario è sottoposto a turni di lavoro non più accettabili. L’ultima segnalazione, in ordine di tempo, è del 13 settembre scorso, la grave situazione esistente presso l’Unità Operativa Complessa di Nefrologia Dialisi e Trapianto, dovuta all’endemica carenza di personale di operatori socio sanitari, piuttosto che migliorare va sempre peggiorando”.
Per i due sindacalisti “La persistente carenza di personale determina una difficoltà oggettiva nello svolgimento dell’attività lavorativa, nonostante i continui sacrifici, la dedizione e la professionalità dei dipendenti. Gran parte degli operatori sanitari, infatti, hanno garantito, oltre al regolare orario di lavoro, l’espletamento di turni in straordinario e anche consecutivi. Il personale assente ai sensi delle normative vigenti (malattia, maternità) non viene sostituito. La situazione non è più sostenibile, infatti, oltre a mettere a repentaglio la sicurezza e la salute dei lavoratori, incide sulla qualità delle prestazioni erogate.
Dopo undici ore di lavoro consecutive la qualità dei servizi erogati dal personale oltre le ore previste dal contratto, non può essere la stessa, dovremmo invece garantire una serena vita lavorativa assicurando il bilanciamento tra i tempi di vita e di lavoro di ciascun dipendente, perché questo sia possibile servono assunzioni e risposte tempestive e di qualità nelle aziende sanitarie che devono erogare servizi pubblici di qualità ai cittadini”.
“La CGIL e la FP CGIL di Cosenza non potendo accettare che venga messa a rischio la salute dei lavoratori- conclude la nota -, hanno chiesto urgente intervento all’ispettorato del lavoro a tutela di tutto il personale nell’espletamento delle proprie attività professionali e a tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini”.