Il dramma nel dramma. Un uomo perde il controllo della propria autovettura, colpisce un muro, finisce in una scarpata e prende improvvisamente fuoco: muore carbonizzato. L’incidente, dai risvolti tragici, si è verificato nella serata di ieri all’ingresso di Santa Maria di Leuca, lungo la statale 274, nel Comune di Castrignano del Capo, in provincia di Lecce. Dopo l’impatto contro il guardrail, quest’ultimo avrebbe funto da “trampolino”, lanciando il veicolo verso il basso. La vittima è Bernardo Loria, 42enne di San Giovanni in Fiore (CS) e socio di un locale di Marina di Novaglie e di un b&b nel Salento.
Alla guida della Citroen Saxo – ormai ridotta a una carcassa metallica – l’uomo sarebbe giunto nel punto in cui la strada disegna una curva pronunciata. Stando alla prima ricostruzione, all’altezza dell’Erma antica – un piccolo monumento in onore dei pellegrini – la vittima avrebbe proseguito dritto finendo nel pendio che costeggia la via. Il veicolo è stato avvolto da una immediata e l’uomo è rimasto intrappolato in una gabbia di fuoco.
A nulla sono valsi gli interventi disperati dei pompieri del distaccamento tricasino e del personale del 118: l’automobilista era ormai deceduto, strappato alla vita dalle fatali ustioni riportate su tutto il corpo. Difficile stabilire se all’origine vi sia stato un malore o se, a provocare il sinistro possa esservi dell’altro. A ricostruire la dinamica dell’incidente saranno i carabinieri della compagnia locale, accorsi assieme agli agenti di polizia locale di Castrignano del Capo per avviare i rilievi. I vigili del fuoco hanno lavorato non poco per recuperare la salma dell’ennesima vittima della strada e tutti quegli elementi potenzialmente utili per la ricostruzione dell’episodio e per le indagini, coordinate dal magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce.