“La ‘ndrangheta esercita il controllo del territorio, esprime il proprio potere, attraverso l’imposizione del pizzo. Sì sa anche che non è sempre questa la principale e più importante voce di introiti per la ‘ndrangheta. Non sono i soldi che mancano: attraverso la pressione del racket più che fare cassa la ‘ndrangheta controlla capillarmente tutti. Il suo sistema fiscale non ammette evasori!
Per questo le intimidazioni diventano sempre più violente: mollare significherebbe perdere potere, un’eventualità non contemplata nel sistema criminale mafioso”.
“Non rispettano nessuno, non ci sono vie alternative. Chi nega questo sistema, affermando l’esistenza di ‘zone franche’, non è credibile! Com’è possibile che ci siano ancora imprenditori che affermano di non avere mai subito minacce e di poter lavorare liberamente?. Negano l’evidenza o hanno già saldato il conto, magari con altra merce di scambio? Non è nascondendo la testa sotto la sabbia che si affronta la criminalità organizzata, non è negando di essere caduti nella loro rete che si elimina il problema. Più verità, più coerenza, più autenticità da parte di tutti è ciò che potrebbe rendere maggiormente efficace la lotta alla mafia.
Parole di Pino Masciari, imprenditore edile calabrese, nato a Catanzaro nel 1959, e sottoposto a programma speciale di protezione dal 18 ottobre 1997, insieme a moglie (medico odontoiatra) e figli. Dal 2010, fuoriuscito dal Programma Speciale di Protezione, vive sotto scorta. Ha denunciato la ‘ndrangheta e le sue collusioni con il mondo della politica.